Le Borse europee chiudono in rialzo, mentre Wall Street viaggia contrastata a causa del dato, sotto le stime, sull’occupazione del settore privato. L’attenzione degli investitori è tutta sui dazi, mentre si avvicina il termine ultimo del 9 luglio per raggiungere accordi commerciali e scongiurare così l’entrata in vigore di tariffe che potrebbero danneggiare il commercio globale. La strada appare in salita: Trump ha annunciato un accordo con il Vietnam, ma ha espresso dubbi sulla possibilità di un’intesa con il Giappone (e infatti la Borsa di Tokyo ha chiuso negativa) e le sue dichiarazioni suggeriscono che per il tycoon rimane l’intenzione di mantenere una linea dura nei negoziati con i partner commerciali, nonostante la marcia indietro sui dazi globali più elevati annunciati all’inizio di quest’anno a causa delle profonde turbolenze dei mercati.
Invece l’Europa, secondo il Financial Times, starebbe insistendo affinché gli Stati Uniti eliminino immediatamente i dazi sull’Ue come parte di un accordo quadro prima del 9 luglio, mentre Washington avrebbe indicato a Bruxelles che l’accordo più probabile sarebbe un’intesa a più fasi, sul modello di quella con Londra che lascerebbe alcuni dazi in vigore al 10% mentre i negoziati continuano. In questo contesto, proprio per le incertezze sui dazi, Moody’s ha rivisto l’outlook da “stabile” a “negativo” sui rating sovrani globali. Ridotte anche le stime di crescita, con quelle su l’Europa occidentale che scendono dello 0,3% e quelle sul Pil del Nord America che vengono dimezzate all’1%.
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Tornando all’azionario, ha chiuso in netto rialzo la Borsa di Parigi (+1,05%) seguita a ruota da tutte le altre piazze del vecchio continente. Sul finale Milano segna +0,57% trainata dagli acquisti su Stm, Moncler, Saipem e Tenaris. Bene anche Stellantis, nonostante i dati sulle vendite delle auto. Nel listino principale spiccano anche le banche con Bper e Popolare Sondrio. Sale Unicredit, alle prese con l’offerta di Banco Bpm. Scendono Mps e soprattutto Mediobanca dopo la performance negativa della vigilia a seguito del collocamento della quota di Mediolanum.