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Borsa: Mps torna in rosso, la Fondazione insiste sul rinvio dell’aumento

Mps colpita dai realizzi a Piazza Affari, nel giorno in cui il Credit Suisse ha abbassato il target price sulle azioni da 0,14 a 0,13 euro. A metà mattina il titolo perde circa un punto e mezzo percentuale, dopo il +5,8% segnato nelle ultime sedute in scia alla richiesta della Fondazione, azionista della Banca, di posticipare l’avvio dell’aumento di capitale da tre miliardi di euro dal secondo trimestre 2014. 

“Crediamo che prevedere l’aumento a giugno sia utile a tutti – ha ribadito Antonella Mansi, presidente della Fondazione, in un’intervista pubblicata oggi su Il Sole 24 Ore –. La Commissione europea, che conosce bene il dossier Mps, ha indicato nell’intero 2014 l’arco temporale entro cui realizzare il rafforzamento del patrimonio. E lo stesso amministratore delegato della banca, Viola, ha parlato di tre finestre temporali. Bene, noi riteniamo che quella di giugno sia la migliore. E non solo per la Fondazione. La nostra posizione è doverosa e va nell’interesse dell’intero sistema: sono certa che varare un aumento di capitale a gennaio ucciderebbe la Fondazione”.

Per Mansi, inoltre, “un passaggio graduale e fluido della nostra partecipazione in Mps a nuovi proprietari è interesse generale: della Fondazione, che ha la possibilità di giocare le sue carte; del Monte, sicuramente avvantaggiato da un assetto proprietario stabile; e anche del sistema creditizio nazionale, che altrimenti rischia di vedere compromessa una parte dei propri equilibri”.

 

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Categories: Finanza e Mercati