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Borsa: le banche corrono, Ftse Mib vicino ai massimi del 2017

A metà giornata Piazza Affari viaggia in rialzo dell’1%, a 19.644 punti, appena sotto il record del 2017 messo a segno a fine gennaio (19.687). Parigi guadagna lo 0,3%, mentre Londra e Francoforte cedono lo 0,2%.

L’indice Pmi composito dell’area euro definitivo di febbraio, elaborato da Markit, è salito da 54,4 a 56 punti, in linea al preliminare e al consenso. Il dato è sui massimi da 70 mesi. In Italia l’attività del settore servizi a febbraio è cresciuta al ritmo più rapido da oltre un anno, risultando migliore delle attese e trainando con la manifattura l’espansione dell’intero settore privato, che ha toccato il livello migliore da 14 mesi. L’indice Pmi servizi, elaborato da Markit/Adaci, il mese scorso è balzato da 52,4 a 54,1 punti.

Situazione stabile sul mercato dei titoli di Stato. Il Btp apre a un rendimento del 2,10% (ieri 2,12%), Bund a 0,30% (ieri 0,31%), spread a 180 punti base.

L’evento principale della giornata sarà questa sera (ore 19 italiane) il discorso della presidente della Fed, Janet Yellen, a un convegno a Chicago. Gli investitori si aspettano la conferma che nella prossima riunione del 14 e 15 marzo la Banca centrale Usa deciderà un aumento dei tassi. 

Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,051. Petrolio in lieve rialzo con il Brent scambiato a 55,2 dollari al barile (+0,3%). Eni +1,5%, Saras -0,2%: Credit Suisse taglia il giudizio a Neutral da Outperform. 

Continua la striscia positiva di Unicredit (+2%), quinto rialzo di seguito e +13% nell’arco della settimana: Mediobanca ha fatto ripartire la copertura sul titolo con raccomandazione Outperform e target price a 19,40 euro. 

Prendono corpo intanto i nuovi assetti “snelli” del vertice dell’istituto. Fabrizio Palenzona ha fatto un passo indietro e rinuncia alla carica di vicepresidente, aprendo così la strada alla revisione della governance della Banca, che entrerà in vigore formalmente con l’assemblea di bilancio del 2018. Anche Luca Cordero di Montezemolo sarebbe pronto a lasciare la vicepresidenza, mentre tra i manager è in uscita Marina Natale. Intanto, dalle comunicazioni Consob è emerso che Capital Research and Management, finora primo azionista con il 6,7%, è sceso al 4%.

Banco Bpm +0,9%, anche se Mediobanca ha abbassato il target price a 2,8 euro da 3,2 euro, confermando il giudizio Neutral. Bper Banca +2%: Kepler Cheuvreux alza il target price a 6,1 euro da 5,7 euro, confermato Buy. Ubi +3,5%.

Intesa +2%. Carlo Messina, premiato da Larry Fink di BlackRock (secondo socio della banca) a New York, dove ha incontrato 70 azionisti, ha detto che il mercato Usa ha apprezzato “l’approccio trasparente” adottato nel caso Generali (+1,4%). “Siamo stati trasparenti e tutti lo hanno apprezzato. Abbiamo valutato un dossier ma l’operazione non creava valore per i nostri azionisti”. Unipol +1,6%.

Nel lusso, Ferragamo +0,9%: Bernstein ha avviato la copertura con raccomandazione Outperform e target price a 32 euro. Scende Luxottica -1%: Société Générale ha abbassato il target price a 51 euro da 53 euro, confermato Hold. 

Deboli gli industriali: Fiat Chrysler -0,6%, Leonardo -0,6%, StM -0,4%. Tra i titoli minori, Geox -4,7% dopo i risultati 2016 che hanno deluso le attese. Tonfo di De’Longhi (-4,2%): Kepler Cheuvreux ha tagliato la raccomandazione a Hold da Buy, alzando però il target price da 25 a 26 euro.

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