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Borsa, bene Eni dopo rumors sul Mozambico

FIRSTonline

Giornata positiva a Piazza Affari per Eni, che a metà mattina guadagna oltre un punto percentuale, fra i migliori titoli del Ftse Mib. A spingere le azioni del colosso energetico sono le indiscrezioni su una possibile vendita del 20% dei maxi giacimenti di gas in Mozambico alla cinese China National Petroleum Corp (Cnpc). Operazione che potrebbe valere circa 4 miliardi di euro. Le due compagnie sarebbero in trattative da almeno sei mesi, anche se i dettagli dell’operazione sono ancora in via di definizione. 

L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nell’ottobre 2011 aveva definito la scoperta dei giacimenti in Mozambico come “la più grossa mai fatta da Eni”. Grazie al successo nel Paese africano, le riserve di idrocarburi del gruppo italiano erano aumentate del 20%. 

A spingere Eni c’è anche il via libera del regolatore offshore britannico per la ripresa della produzione del giacimento Elgin-Franklin nel Mare del Nord, dove la produzione era bloccata da un anno per una fuoriuscita di gas. Il giacimento vedeva come socio di controllo Total con il 46,2%, seguita da Eni al 21,8%.

Intanto, il presidente del colosso petrolifero russo Rosneft, Igor Sechin, ha fatto sapere che “al fine di sviluppare progetti su larga scala, Rosneft è impegnata con ExxonMobil, Eni e Statoil, suoi partner strategici. Da parte loro ci saranno investimenti nell’esplorazione geologica di almeno 14 miliardi di dollari“. Il programma di esplorazione comprende la perforazione di 96 pozzi.

Rosneft detiene attualmente 41 licenze di produzione su giacimenti off shore per 275 miliardi di barili di petrolio. Con Eni, Rosneft lavorerà in due settori del mare di Barents e nella zona occidentale del Mar Nero.

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