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Borsa 9 maggio 2025: l’ottimismo sui dazi Usa traina l’Europa. Milano la migliore con Mediobanca (+5,04%)

Imagoeconomica

Le Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana in territorio positivo, spinte dall’ottimismo per l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito ed in vista dei colloqui americani con la Cina sulla politica commerciale. Anche se la prudenza è d’obbligo con Trump che lancia segnali contrastanti: da un lato minaccia dazi elevati, dall’altro apre a possibili progressi nei negoziati. Nel suo ultimo post su Truth scrive: “Molti accordi commerciali in tasca, tutti buoni (grandiosi)”. Oltre Atlantico, Wall Street frena: dopo un avvio promettente, gli indici azzerano i guadagni e, alla chiusura dei mercati europei, si attesta poco sotto la parità, con il Dow Jones in calo dello 0,16%, l’S&P 500 in leggera flessione dello 0,01%, e il Nasdaq che perde lo 0,03%.

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In questo scenario, il Ftse Mib di Milano si distingue come il miglior indice europeo +1,02%, seguito Parigi +0,65% e Francoforte +0,55%. Più contenute Madrid (+0,37%) e Londra (+0,27%). I principali listini del Vecchio continente sono sostenuti dall’energia, con il petrolio che rialza la testa. Il Wti sale a 61,9 dollari al barile e il Brent si attesta sopra i 64 dollari.

La stagione delle trimestrali prosegue a pieno ritmo a Piazza Affari, con le banche protagoniste. Mediobanca chiude a +5,4% grazie ai conti: con ricavi in crescita e utile netto di 993 milioni nei primi nove mesi dell’esercizio 2024-2025. L’istituto ha avvertito dei rischi derivanti dall’aggregazione con Mps (+1,41%), inclusa una riduzione a doppia cifra dell’utile per azione e impatti sul merito creditizio. Intanto anche la banca senese supera la prova dei conti (+1,41%) con un utile netto superiore alle attese. Bene anche Bper Banca (+3,24%) e Banco Bpm (+1,94%). Acquisti anche per Unicredi (+0,96%) e Intesa (+0,74%).

Scivola Leonardo (-3,3%) a causa del downgrade di Banca Akros, nonostante solidi numeri trimestrali e l’offerta per la divisione difesa di Iveco con Rheinmetall. Seguita da Campari (-2,7%) con i conti appesantiti dal calo delle vendite in America.

Nel settore energetico, Saipem (+3,81%) beneficia del rialzo del petrolio, mentre Enel, in rialzo del 2,07%, conferma la sua guidance annuale dopo i buoni risultati in Spagna e America Latina

In leggera discesa lo spread Btp-Bund a 105 punti, con il rendimento decennale italiano a 3,64%. Sale anche l’oro a 3.325 dollari l’oncia (+0,6%).

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