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Borsa: 3 mesi in rialzo, ma c’è l’incognita Grecia

I mercati azionari europei si apprestano a festeggiare oggi il miglior trimestre dal 2009. Asia e Usa fanno da degna cornice. La Borsa di Tokyo guadagna poco meno di un punto percentuale. Fanno meglio le Borse cinesi sotto la spinta degli stimoli di Pechino. Dopo aver annunciato più di un miliardo d’investimento iniziale per il programma della Via della Seta, il premier cinese ha varato una serie di stimoli fiscali sulla casa. In fortissima ripresa Wall Street: S&P +1,27%, Dow Jones e Nasdaq +1,5%. 

Torna a rafforzarsi il dollaro a 1,081 contro l’euro. Ancora in ribasso il petrolio: il Wti scivola sotto i 48 dollari. Le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso la seduta di ieri con gli indici in buon rialzo, sostenute dalla convinzione che la Bce e le altre banche centrali continueranno a sostenere la crescita dell’economia con politiche super-espansive. A Milano il FtseMib guadagna l’1,2%, la Borsa di Parigi è salita dell’1%, Francoforte +1,8% è tornata sopra i 12 mila punti. Madrid +0,89%. Londra segna +0,5%. I settori migliori sono stati l’Automotive (+2% lo Stoxx di settore), il Tech (+1,5%) e le banche (+1,3%).

Vari fattori hanno contribuito al rally che promette di distinguere l’intera settimana pre-pasquale, almeno fino ai dati sul mercato del lavoro Usa di venerdì prossimo. Oltre al piano d’investimenti cinese, in Usa , dopo le rassicurazioni del presidente della Fed Janet Yellen, ieri i dati sul mercato immobiliare hanno evidenziato un boom delle compravendite di case usate, salite a febbraio del 3,1% (contro il +0,3% previsto). Infine, ieri sera Mario Draghi, parlando a Francoforte, ha dichiarato che la congiuntura Ue ha ormai cambiato direzione verso la ripresa. Il Qe può comportare dei rischi, ha ammesso, ma per ora non se ne vedono.

LE TENSIONI SULLA GRECIA

La nota più inquietante riguarda la Grecia. La lista dei provvedimenti presentato dal governo Tsipras contiene alcuni progressi, ma un funzionario di Bruxelles ha fatto sapere che “siamo ancora molto lontani da uno sbocco positivo”. Si prevede un summit in videoconferenza nei prossimi giorni. Ma Draghi ha sottolineato che gli effetti della crisi di Atene sono ben contenuti: i titoli di Stato di Paesi come il Portogallo, ha detto, continuano a migliorare. 

Le tensioni sulla Grecia,oltre alla difficile digestione della “carta” offerta sui mercato nelle ultime settimane hanno condizionato l’andamento dei titoli di Stato dell’Eurozona. Il Bund tedesco tocca un nuovo primato allo 0,21%. Anche i Btp, nelle aste del Tesoro di fine mese ritoccano i massimi: il decennale è stato collocato all’1,34% (contro il precedente 1,35); il Btp a cinque anni allo 0,55%.

YOOX +10% S’ALLEA CON RICHEMONT. SALE IL LUSSO MA NON TOD’S

Fin dal mattino i fuochi d’artificio su Yoox illuminano il listino. Il Sunday Times ha annunciato la trattativa, poi confermata su richiesta della Consob, tra la società di e-commerce bolognese e Net à Porter, la concorrente francese che fa capo alla scuderia del colosso Richemont. Yoox sembra in grado di spuntarla su altri pretendenti ad un asse privilegiato con uno dei marchi più prestigiosi (Cartier,Mont Blanc eccetera) nonostante la concorrenza di giganti del calibro di Amazon. La stretta finale potrebbe avvenire entro la settimana. 

Nel resto del settore lusso avanza Ferragamo +2%. Tiene a Hong Kong Prada nonostante il calo degli utili. In frenata Tod’s (-0,98%) che sconta ancora i conti deludenti di fine 2014. Avanza invece Geox (+4%). Da inizio anno la società ha messo a segno un guadagno del 31%.

CROLLA WDF. IL MERCATO PUNTA SU AUTOGRILL

Test amaro, come previsto, per Wdf: -8,04% a 10,04 euro. La cessione del 50,1% della società dei duty free di casa Benetton al gruppo elvetico Dufry è avvenuta ad un prezzo, 10,25 euro, inferiore alla quotazione di Borsa di venerdì. Il titolo è così scivolato sotto il prezzo della probabile Opa da parte di Dufry, in buona evidenza alla Borsa di Zurigo (+4%) a dimostrazione che i mercato ritengono che l’affare l’abbia fatto il gruppo d’oltralpe assieme ai soci di cordata, i fondo sovrani del Qatar e di Singapore che parteciperanno all’aumento di capitale necessario per saldare il conto con i Benetton.Ma il mercato ha anche premiato Autogrill (+1,7%): si fa strada l’ipotesi che il gruppo di Ponzano Veneto possa investire parte della abbondante liquidità raccolta con le ultime operazioni per creare un polo alimentare e attorno al marchio.

FORMULA FERRARI PER FCA. PININFARINA IN ROTTA PER L’INDIA

Tornano a rombare in Europa i motori dell’automotive. Ne approfitta Fiat Chrysler +1,7% sull’onda del successo della Ferrari in Malaysia. Gli analisti guardano con fiducia ai dati delle vendite di marzo che saranno annunciati domani. Dietro Fca avanzano anche Cnh Industrial e Exor. Accelera, dopo la sbandata, anche Pininfarina (+9,4%): la trattativa con gli indiani di Mahindra e Mahindra sembra aver imboccato il rettilineo finale. 

Resta sopra il livello d’Opa Pirelli, nonostante che il futuro presidente Ren abbia ribadito che ChemChina non intende prendere in considerazione l’eventualità di un rilancio in caso di contro. Opa, ipotesi giudicata “catastrofica” sia da lui che da Tronchetti Provera. Nel resto dell’industria bene Finmeccanica (+0,6%) e Prysmian. Una nota particolare la merita Interpump (+5,4%). Forte rimbalzo di Stm (+3,3%) sull’onda dell’offerta di Intel sui chips di Altera. 

INTESA SI ALLEA CON BLACKSTONE. ANIMA ANCORA IN VOLO 

La pioggia di buone notizie macro ed aziendali non poteva non coinvolgere il settore del credito. Avanzano i big: Unicredit +2,2%, Intesa +2,1%. L’istituto guidato da Carlo Messina ha siglato un accordo con Blackstone per un fondo specializzato in interventi nelle piccole e medie imprese. Mediobanca sale del 2,3%, Montepaschi +1,1%  Tra le popolari svetta Ubi (+2,3). Bpm avanza dell’1,1%.  Non si ferma più, nel gestito, il fenomeno di Anuma, ieri +3,8%. Tra gli altri temi di giornata il riscatto di Mediaset (+2,6%), promossa da Mediobanca Securities.  Telecom Italia +0,6%,in attesa dell’ingresso di Vivendi. Tra le società a capitalizzazione più contenuta bene anche El.en (+6,9%), e Recordati (+5,5%).

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