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Bestseller: da Marquez a Nabokov, gli incipit più belli

Gabriel García Márquez

Cento anni di solitudine (Cien años de soledad) 1967

Lingua spagnola

Copie stimate: 52 milioni

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito”.

Louise Hay

Puoi Guarire la Tua Vita (You Can Heal Your Life) 1984

Lingua inglese

Copie stimate: 51 milioni

“La vita è molto semplice: ciò che diamo ci viene restituito Ciò che pensiamo di noi diventa la nostra verità. Credo che tutti, inclusa me stessa, siano responsabili al cento per cento della propria esistenza, sia nel bene che nel male. Ogni pensiero che facciamo plasma il nostro futuro. Ciascuno di noi crea le esperienze che si ritrova a vivere con i pensieri e i sentimenti che alimenta dentro di sé”.

Vladimir Nabokov

Lolita 1955

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta. Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita”.

Johanna Spyri

Heidi (Heidis Lehr- und Wanderjahre) 1880

Lingua tedesca

Copie stimate: 50 milioni

“Al piede d’una fila di monti dalle cime frastagliate che guardano minacciose giù verso la valle dell’Alto Reno, c’è un paese come in Svizzera ce ne sono tanti: con la chiesa dal campanile a punta e la scuola, il mulino, il fabbro e il calzolaio. Quando il treno si ferma alla piccola stazione, il capotreno grida: «Mayenfeld!»”.

Benjamin Spock

Il bambino. Come si cura e come si alleva (The Common Sense Book of Baby and Child Care) 1946

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Fidati di te stesso. Sai molte più cose di quanto tu pensi di sapere. Non prendere troppo sul serio tutto ciò che dicono i vicini. Non dare troppo peso ai pareri degli esperti. Non avere paura di fidarti del tuo buon senso”.

Lucy Maud Montgomery

Anna dai capelli rossi (Anne of Green Gables) 1908

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“La signora Rachel se ne stava seduta alla finestra nella sua solita postazione e teneva d’occhio qualsiasi cosa si muovesse nei dintorni. La sua casa sorgeva nella via principale di Avonlea e da lì poteva dominare la strada che dalla valle si arrampicava fino alle colline rosse. Era in una posizione privilegiata, per cui nessuno che arrivasse o partisse da Avonlea — un paese posto al centro di una penisola triangolare protesa nel Golfo di San Lorenzo e bagnata dal mare nei due lati — poteva sottrarsi alla sua vista”.

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Anne Sewell

Black Beauty: autobiografia di un cavallo (Black Beauty) 1877

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Il primo luogo di cui conservo un chiaro ricordo è un grande prato ridente con uno stagno d’acqua limpida nel mezzo. Sullo stagno si curvavano alberi dalle fronde ombrose e, dove l’acqua era più profonda, crescevano giunchi e ninfee. Su un lato del prato, oltre la siepe di recinzione, vedevamo un campo arato; sull’altro, dietro un cancello, la casa del nostro padrone. In cima al prato c’era un bosco di abeti, mentre all’estremità opposta scorreva un ripido torrente il cui argine, in quel punto, cadeva a strapiombo”.

Jack Higgins

La notte dell’aquila (The Eagle Has Landed) 1975

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Qualcuno stava scavando una fossa in un angolo del cimitero mentre varcavo il cancello. Lo ricordo abbastanza chiaramente perché sembrava rappresentare la scena di tutto quello che sarebbe successo dopo”.

Richard Adams

La collina dei conigli (Watership Down) 1972

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Di primule non ce n’erano più. Dalla parte del bosco — dove questo finiva, l’aperta campagna scendeva in pendio fino a un vecchio recinto, oltre il quale c’era un fossato rivestito di rovi — si vedevano ancora rare chiazze di giallo ormai sbiadito, fra l’euforbia e le radici delle querce”.

Lew Wallace

Ben-Hur (Ben-Hur: A Tale of the Christ) 1880

Lingua inglese

Copie stimate: 50 milioni

“Il Gebel es Zubleh è una catena di montagne che misura cinquanta miglia e più di lunghezza, ed è così stretta che il suo tracciato sulla carta geografica somiglia a un centopiedi strisciante da mezzogiorno a settentrione. Stando sulle sue balze rosse e bianche e guardando dalla parte del sole sorgente, si scorgerebbe soltanto il deserto d’Arabia, dove i venti di levante, tanto odiosi ai vignaioli di Gerico, folleggiano sin dall’inizio del mondo. Le sue falde sono tutte coperte dalle sabbie spinte fin là dall’Eufrate e destinate a rimanervi per sempre, perché le montagne formano un baluardo per i pascoli di Moab e di Ammon, a occidente: terre che altrimenti sarebbero anch’esse un deserto”.

Shere Hite

Il rapporto Hite (The Hite Report) 1976

Lingua inglese

Copie stimate: 48 milioni

“Le donne hanno fatto molta strada nell’ultima metà del ventesimo secolo, da quando veniva messa in dubbio l’esistenza dell’orgasmo femminile e da quando le donne erano effettivamente una proprietà nel matrimonio fino a vittorie importanti come la Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1995 sui diritti delle donne, firmata da 140 paesi, che proclama l’autonomia di una donna a decidere del proprio corpo. Tuttavia, nonostante oggi le donne abbiano tutti i loro diritti e la sessualità sia dappertutto, c’è ancora molta strada da fare — come viene fuori chiaramente dalle donne che continuano a scrivermi”.

E.B. White

La tela di Carlotta (Charlotte’s Web) 1952

Lingua inglese

Copie stimate: 45 milioni

“— Dove sta andando papà con quella scure? — chiese Fern alla mamma, mentre apparecchiavano la tavola per la colazione.  — Al porcile — rispose la signora Arable — stanotte sono nati i porcellini”.

J.P. Donleavy

The Ginger Man 1955

Lingua inglese

Copie stimate: 45 milioni

“Oggi un raro sole di primavera. Carretti che sferragliano verso le banchine lungo Tara Street, fra le grida di ragazzini pallidi e scalzi. O’Keefe entra e si arrampica su uno sgabello. Si sistema lo zaino che porta a tracolla e guarda Sebastian Dangerfield”.

Helen Beatrix Potter

La storia di Peter Coniglio (The Tale of Peter Rabbit) 1902

Lingua inglese

Copie stimate: 45 milioni 

“C’erano una volta Quattro Coniglietti, i cui nomi erano Trottola, Saltello, Coda di cotone e Peter. I coniglietti vivevano con la madre in una tana sabbiosa scavata tra le radici di un grandissimo pino”.

Richard Bach

Il gabbiano Jonathan Livingston (Jonathan Livingston Seagull) 1970

Lingua inglese

Copie stimate: 44 milioni 

“Oggi un raro sole di primavera. Carretti che sferragliano verso le banchine lungo Tara Street, fra le grida di ragazzini pallidi e scalzi. O’Keefe entra e si arrampica su uno sgabello. Si sistema lo zaino che porta a tracolla e guarda Sebastian Dangerfield. «Quelle tinozze laggiú sono enormi. Erano due mesi che non mi facevo un bagno. Ogni giorno che passa mi sento piú irlandese. È come la metropolitana di New York, bisogna passare attraverso i cancelletti girevoli»”.

Eric Carle

Il piccolo bruco maisazio (The Very Hungry Caterpillar) 1969

Lingua inglese

Copie stimate: 43 milioni 

“Al chiarore della luna un piccolo uovo è posato su una foglia. Una domenica mattina esce un bel sole caldo e — pop — dall’’uovo esce un piccolo e vorace bruco”.

V. C. Andrews

Fiori senza sole (Flowers in the Attic) 1979

Lingua inglese

Copie stimate: 42 milioni 

“È così appropriato colorare la speranza di giallo, come quel sole che raramente vedevamo. E mentre comincio a copiare dai vecchi diari che ho tenuto per tanto tempo, mi viene titolo come per ispirazione: Apri la finestra e stai al sole. Eppure, ho esitato a dare un nome alla nostra storia. Perché penso a noi soprattutto come fiori in soffitta. Fiori di carta. Così intensamente colorati, che svanivano in quei giorni lunghi, tristi, cupi e opprimenti in cui eravamo prigionieri della speranza e mantenuti in scacco dall’avidità. Non saremmo mai riusciti a colorare di giallo neanche uno dei nostri fiori di carta”.

Jostein Gaarder

Il mondo di Sofia (Sofies verden (Sophie’s World) 1991

Lingua norvegese

Copie stimate: 41 milioni 

“Sofia Amundsen stava tornando da scuola. Aveva percorso il primo tratto di strada insieme a Jorunn e avevano parlato di robot. Secondo Jorunn, il cervello degli esseri umani era paragonabile a un computer assai sofisticato: Sofia però non era molto d’accordo. Un uomo doveva essere qualcosa di più di una semplice macchina”. 

Elbert Hubbard

Un messaggio per Garcia (A Message to Garcia) 1899

Lingua inglese

Copie stimate: 40 milioni 

“Se venite assunti da un uomo, nel nome del cielo, lavorate per lui. Se lo stipendio che vi paga è sufficiente a comprare pane e burro, lavorate per lui, parlate bene di lui, pensate bene di lui, state dalla sua parte e dalla parte dell’istituzione che rappresenta. Io credo che se venissi assunto da un uomo, lavorerei per lui”.

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