X

Berlino pessimista e le Borse scendono. A Piazza Affari male i titoli finanziari: risale lo spread

IL PESSIMISMO DI BERLINO SUL VERTICE MANDA A PICCO LE BORSE
LO SPREAD TORNA A SALIRE A QUOTA 397

Passi i nuovi affondi di Sarkozy sugli eurobond: “Sono l’idea di chi non ha idee”, ha detto nel pomeriggio il presidente francese. D’altra parte già due giorni fa la coppia Merkozy aveva ribadito che “non sono in alcun modo una soluzione alla crisi”, un no che per alcuni lasciava aperta la porta a un maggiore interventismo della Bce. Passi l’impietoso giudizio del New York Times che boccia il piano franco-tedesco, che potrà assicurare una stabilità temporanea ma è destinato ad aggravare il problema fondamentale dell’Europa, ossia la mancanza di crescita.

Ma le Borse, che nel pomeriggio hanno girato tutte in negativo dopo una partenza vivace, non potevano ignorare l’ennesimo no di Berlino, che fa a gara con S&P per tempismo delle affermazioni. Secondo indiscrezioni di stampa, la Germania sarebbe contraria a sommare la capacità di finanziamento del fondo salva-stati Efsf con quella del fondo permanente Esm. Una fonte governativa tedesca si sarebbe detta “più pessimista” della settimana scorsa su un possibile accordo complessivo nel vertice europeo. “Le discussioni dei giorni scorsi dimostrano che alcuni partner non hanno capito la gravità della situazione”, ha commentato la fonte. Ha dichiarato poco dopo in conferenza stampa il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert : Berlino e Parigi si sono accordate per un’accelerazione dell’entrata in vigore dell’Esm, per dare un forte segnale ai mercati al prossimo vertice di Bruxelles ma il tetto di risorse stabilito a disposizione del fondo sava-stati non sarà toccato.

Una linea di rigore che la Germania porta avanti granitica. D’altra parte la Merkel questa mattina ha incassato un altro punto a proprio favore: dopo il flop di novembre sul collocamento dei bund che ha costretto la Bundesbank a intervenire per rastrellare i titoli invenduti, oggi l’asta a 5 anni ha registrato un boom di richieste per 8,67 miliardi contro i 5 disponibili. Il tutto nonostante l’avvertimento di S&P di ieri che per la prima volta ha messo in dubbio la tripla A tedesca e rendimenti all’1,11% non certo allettanti. I tabloid Bild ha poi riferito che la Germania ha ridotto oltre le attese il nuovo indebitamento per il 2011, che dovrebbe rimanere sotto i 20 miliardi grazie soprattutto a un inatteso aumento delle entrate fiscali, alla crescita del numero degli occupati e al calo di tassi sui titoli di Stato.

Tutti i listini europei hanno così girato in negativo: il Ftse Mib guida i ribassi con un calo del 2,57% mentre lo spread ha ripreso a salire tornando a toccare quota 397 punti base, su Milano pesano i ribassi di tutti bancari su cui tornano le vendite nel pomeriggio, mentre tra gli industriali soffrono Fiat (-3,81%) e Ansaldo Sts (-5,67%). Riflettori puntati anche su Fondiaria Sai nel giorno dell’uscita dal Ftse Mib per fare posto a Ferragomo e dell’incontro dei vertici con l’Isvap. Male anche il Dax che perde l’1,60%, il Cac -1,25% e il Ftse 100 -0,89%. In rosso pure Wall Street: il Dow Jones perde lo 0,65% e il Nasdaq l’1%. L’euro è in flessione sul dollaro a 1,3379.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati