X

Bcc e bad bank, via libera alla riforma. Rimborsi rinviati

Via libera alla riforma delle Bcc, al recepimento delle intese tra Italia e Unione europea sulle bad bank, alla revisione del diritto fallimentare per sveltire il recupero giudiziario dei crediti: sono questi i tre capisaldi del maxi-decreto approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri che ha invece rinviato la definizione dei criteri per i rimborsi dei risparmiatori truffati delle 4 banche in crisi e che saranno inseriti in un apposito e diverso provvedimento per favorirne una più rapida approvazione.

RIFORMA DELLE BCC

Le oltre 360 banche di credito cooperativo saranno aggregate in una holding unica con un patrimonio di un miliardo ma – ecco la novità principale che salva il pluralismo dentro il movimento del credito cooperativo – le Bcc che non vorranno far parte del gruppo unico egemonizzato dalla Federcasse, come ad esempio quelle del circuito Cabel (Bcc di Cambiano, Bcc di Castagneto Carducci, Banca Agci, Bcc di Pisa e Fornacette, Bcc di Viterbo e altre) e forse la Bcc di Roma e quelle del Trentino, potranno liberamente organizzarsi a parte purché abbiano riserve per 500 milioni e ne versino il 20% all’Erario.

“Nel sistema del credito cooperativo – ha commentato il premier Renzi – ci sono esempi di straordinaria buona gestione ed è nostro dovere difendere un modello bancario virtuoso”.

CREDITI DETERIORATI E BAD BANK

Il decreto recepisce inoltre le intese maturate qualche settimana fa a Bruxelles tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e la Commissione europea per smaltire i crediti deteriorati che pesano sulle banche italiane come una zavorra (le sofferenze sono 200 miliardi) raggruppando i crediti cattivi e praticamente inesigibili in bad bank dei singoli istituti che li collocheranno sul mercato con garanzia pubblica (offerta dalla Cdp) sui bond senior.

DIRITTO FALLIMENTARE

La parte meno eclatante ma non meno rilevante del decreto approvato ieri è infine quella che prevede correzioni al diritto fallimentare in maniera tale fa favorire e accelerare il recupero per via giudiziaria dei crediti: una misura che banche e società chiedevano da tempo e che disbosca il sottosuolo di avvocati e avvocaticchi che lucrano su queste pratiche.

RIMBORSI AI RISPARMIATORI TRUFFATI

Nel decreto non entrano invece i criteri per i rimborsi ai risparmiatori truffati delle quattro banche salvate dal Governo sull’orlo del precipizio e cioè la Banca dell’Etruria, la Banca delle Marche, la Cassa di risparmio di Ferrara e quella di Chieti: il Governo preferisce inserirli un apposito provvedimento, che sarà approvato a giorni, per sveltirne l’iter parlamentare.

Related Post
Categories: News