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Barometro delle guerre: Israele avvia l’evacuazione di Rafah mentre Putin ordina esercitazioni nucleari al confine con l’Ucraina

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Israele ha avviato l’evacuazione di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, chiedendo alla popolazione di spostarsi in previsione di un’operazione militare imminente. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno bloccato una spedizione di armi verso Israele, una mossa senza precedenti dal 7 ottobre, che ha sollevato seri dubbi all’interno del governo di Netanyahu. Quest’ultimo, a sua volta, ha votato all’unanimità per la chiusura delle attività della tv qatarina Al Jazeera in Israele, una mossa criticata da Hamas come un tentativo di “occultare la verità sulla guerra”. Nel frattempo, nonostante le trattative in corso al Cairo per una tregua e il rilascio degli ostaggi, la seconda giornata di colloqui si è conclusa senza alcun progresso, con nuovi negoziati fissati per martedì 7 maggio. Mentre una tregua si fa più lontana, il conflitto continua ad alzare il numero delle vittime: tre soldati israeliani hanno perso la vita al confine con Gaza, mentre un raid aereo israeliano ha colpito due abitazioni a Rafah, provocando la morte di almeno 16 persone.

La situazione in Ucraina è sempre più tesa mentre la Russia ordina esercitazioni militari nucleari vicino al confine ucraino. Nel frattempo, il presidente cinese Xi Jinping visita Parigi come parte di un tour europeo, cercando di collaborare con l’Europa per risolvere la crisi. Gli attacchi russi continuano lungo il confine orientale dell’Ucraina, mentre la comunità internazionale si preoccupa per le implicazioni globali di un possibile escalation del conflitto.

Guerra Israele-Hamas: ultime notizie

L’Idf ha ufficialmente avviato l’evacuazione dei civili nella parte est di Rafah, in previsione della possibile azione militare. Questa evacuazione, definita “temporanea” e “limitata” da un portavoce dell’Idf, coinvolgerà approssimativamente 100mila persone che attualmente risiedono nella zona est di Rafah. Non sono tardate le minacce di Hamas: pericolosa escalation che avrà conseguenze”. Lo ha affermato Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, come riportato dal Times of Israel.

Per informare la popolazione civile, l’esercito israeliano ha distribuito volantini in arabo e ha effettuato messaggi sms, chiamate telefoniche e annunci sui media, invitando i residenti a spostarsi temporaneamente verso aree umanitarie sicure. Sono stati forniti ospedali da campo, tende e maggiori quantità di cibo, acqua, farmaci e forniture aggiuntive nell’area umanitaria ad Al-Mawasi.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha giustificato l’azione militare a Rafah durante una conversazione con il suo omologo statunitense Lloyd Austin, sottolineando che Hamas non ha lasciato altra scelta che avviare l’operazione. Gallant ha anche riferito che Israele sta cercando di raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo, ma che Hamas ha rifiutato qualsiasi proposta in tal senso, portando l’intesa a uno stallo.

Gli Stati Uniti hanno messo un freno ad un invio di armi ad Israele, una mossa che ha destato scalpore. Il Consiglio per la sicurezza nazionale americana ha confermato che, nonostante questa decisione, “la politica di sostegno ad Israele non cambia”. Washington continuerà “a fare ciò che è necessario per garantire che Israele possa difendersi dalle minacce”. Questa notizia era stata prevista da Axios il giorno precedente, citando fonti vicine agli alti funzionari israeliani.

Guerra Ucraina-Russia: ultime notizie

La tensione tra Russia e Occidente raggiunge livelli critici mentre il presidente russo Vladimir Putin ordina esercitazioni sulle armi nucleari, coinvolgendo la marina e le truppe con base vicino all’Ucraina. Il ministero della Difesa russa ha dichiarato che durante tali esercitazioni saranno adottate misure per preparare e utilizzare armi nucleari non strategiche.

Le esercitazioni tattiche della Russia con armi nucleari sono una risposta alle dichiarazioni occidentali sull’invio di truppe in Ucraina, secondo il Cremlino.

Nel frattempo, il presidente cinese Xi Jinping è in visita a Parigi, la prima tappa del suo tour europeo, che include anche Serbia e Ungheria. La sua presenza è significativa in un momento di crescente tensione geopolitica. Xi Jinping terrà una trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in un tentativo di lavorare con l’Europa per risolvere le crisi regionali.

L’Ucraina, nel frattempo, continua a subire gli attacchi russi lungo il suo confine orientale. Incidenti recenti includono un attacco con droni nella regione di Kharkiv che ha causato ferite a sei persone, tra cui un bambino, e un attacco aereo sulla città stessa che ha lasciato altre 14 persone ferite.

La comunità internazionale resta allerta. “Ora la Russia stessa usa la parola “guerra” e la fa sua. È uscita da tutti gli schemi ed è tornata sostanzialmente alla logica della guerra totale”. Così il presidente francese Macron, in un’intervista a The Economist, ha dichiarato che Mosca è diventata una minaccia per la sicurezza europea. Macron ha sottolineato l’iper-equipaggiamento militare russo e la sua non conformità al diritto internazionale. Ha confermato l’invio di truppe di terra, evidenziando la necessità di una risposta credibile e dissuasiva da parte dell’Europa e degli alleati occidentali.

Il portavoce Dmitry Peskov ha aggiunto che l’esercito e altri servizi speciali stanno verificando i rapporti sullo spiegamento della legione straniera francese in Ucraina.

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