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BANCHE POPOLARI – Il caso Bim preoccupa i piccoli azionisti di Veneto Banca

Imagoeconomica

Limiti ai rimborsi in caso di recesso degli azionisti per la trasformazione della Popolare in spa e grande preoccupazione per lo stop della Bce alla vendita della Banca Intermobiliare (Bim) che, se confermato, potrebbe far saltare l’operazione e costringere Veneto Banca, che è la venditrice, a decidere in alternativa un nuovo aumento di capitale, insostenibile per i piccoli soci: attorno a questi due temi si è sviluppata un’animatissima assemblea dell’Associazione Azionisti Veneto Banca, che raccoglie molti piccoli soci e risparmiatori e che sempre di più vuole far sentir la propria voce ai vertici della Banca.

Il presidente della Associazione, Giovanni Schiavon, già presidente del Tribunale di Treviso, ha ribadito di avere molti dubbi sulla costituzionalità della norma prevista della Banca d’Italia che, per ragioni di stabilità, prevede limiti o differimenti nei rimborsi ai soci che facciano domanda di recesso in seguito alla trasformazione della banca popolare in spa imposta dalla recente riforma del governo Renzi sulle banche popolari. 

“Se qualche azionista, in una causa, sollevasse questione di legittimità costituzionale – ha affermato Schavon – l’Associazione sarebbe pronta ad appoggiarlo”.

Schiavon, dopo aver precisato che l’Associazione vuole il dialogo e non la contrapposizione con i vertici della banca di Montebelluna, ha spiegato che i suoi aderenti puntano ad “entrare negli organismi di governo della banca e, da lì, indirizzare sempre di più le strategie verso la tutela dei piccoli azionisti”.

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Categories: Finanza e Mercati