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Banca IFIS, utile in crescita e partnership in vista con Credito Fondiario

Imagoeconomica

Buoni risultati per Banca Ifis nella semestrale presentata venerdì 2 agosto. L’utile netto dei primi sei mesi del 2019, in particolare, è risultato in crescita del 3,2% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018, a 68,3 milioni. Il margine di intermediazione è salito a 279,2 milioni di euro (+0,4%), e i costi operativi sono calati del 4% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, a 138,4 milioni di euro.

Ancora più marcata la crescita nel secondo trimestre, il primo sotto la nuova gestione dell’Ad Luciano Colombini, subentrato in primavera allo storico CEO Giovanni Bossi: utile netto +35% oltre i 38 milioni, risultato netto della gestione finanziaria a 127,1 milioni di euro (+15,9% vs 2Q18), margine di intermediazione a 149,1 milioni di euro (+7,5% vs 2Q18). Senza considerare il consolidamento in La Scogliera, nel primo semestre 2019 è cresciuta anche la solidità patrimoniale della banca, con il CET1 Ratio che ormai supera il 14%.

“In questi primi sei mesi dell’anno – ha commentato Colombini – Banca Ifis ha ben performato in tutte le principali attività evidenziando un business solido e risultati in linea con le aspettative. In dettaglio, i numeri relativi all’ultimo trimestre evidenziano una crescita del margine di intermediazione pari a 149,1 milioni (+7,5% sul secondo trimestre 2018), grazie al più che positivo contributo del business dei crediti Non performing (44% del totale) e del settore Imprese. Sul fronte PMI siamo oggi ben posizionati e competitivi. Quanto al business NPL, nel secondo trimestre, abbiamo registrato un aumento a due cifre dei recuperi di cassa sul nostro portafoglio NPL pari a +19% rispetto al primo trimestre (+66% la variazione tendenziale) per 67 milioni di euro”.

“In questa prima metà del 2019 – ha aggiunto il nuovo Ad della banca veneta -, il Gruppo Banca IFIS ha firmato contratti di acquisizione per 700 milioni di nuovi NPL unsecured. Al 30 giugno il portafoglio di proprietà del Gruppo Banca IFIS ammonta a 16,4 miliardi di valore nominale a cui si aggiungono 6,4 miliardi in gestione conto terzi, tramite la controllata FBS, per un ammontare complessivo di euro 22,8 miliardi (valore nominale). Sotto il profilo dei requisiti patrimoniali, il CET 1 a fine giugno è salito al 10,81% (+0,52% sul precedente trimestre) grazie agli utili realizzati nei primi sei mesi dell’anno. Il livello è ben sopra l’8,12% richiesto dallo SREP. Con il team stiamo già tracciando le linee guida del nuovo Piano industriale che presenteremo questo autunno e che sarà frutto di un lavoro di squadra”.

Banca Ifis ha anche comunicato di aver firmato una lettera di intenti non vincolante con Credito Fondiario, finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nei settori del debt servicing e debt purchasing.

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Categories: Finanza e Mercati