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Banca Bpm in orbita dopo il blitz del Credit Agricole: il profumo di Opa fa volare banche e Borsa

Imagoeconomica

I listini europei chiudono una difficile settimana con un buon rimbalzo, guardando più ai progressi messi a segno ieri da Wall Street che al quadro generale e allo zoppicante andamento odierno della borsa americana. Il Toro cerca di riprendersi la scena, nonostante i verbali della Federal Reserve e della Banca centrale europea abbiano mostrato che molti banchieri sono pronti a intensificare gli sforzi per frenare l’inflazione, in un contesto macroeconomico che, secondo BofA, si sta deteriorando rapidamente e potrebbe spingere l’economia statunitense in recessione.

Sul fronte di guerra non è chiaro come debba essere interpretata l’affermazione del Cremlino che la sua “operazione speciale” in Ucraina potrebbe terminare in un “futuro non troppo lontano”.

Milano regina in Europa

Piazza Affari fa la parte del leone e si apprezza del 2,13% a 24.819 punti, con l’appeal speculativo che torna sui bancari grazie alla notizia che Crédit Agricole è diventato il primo azionista di Banco Bpm (+10,24%). Il verde domina anche Francoforte +1,46%, Parigi +1,34%, Madrid +1,65%, Amsterdam +1,15%, Londra +1,51%.

Si raffredda Mosca, in calo sia con l’indice denominato in rubli (-1,5%), sia con l’indice denominato in dollari (-1,2%), mentre l’Unione Europa ha formalmente adottato il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. In particolare, il divieto di importazioni di carbone entrerà in vigore nella seconda settimana di agosto.

Le elezioni francesi spaventano l’euro

Sul mercato valutario prosegue il rally del rublo, che tratta intorno a 75,7 contro dollaro, ai massimi da giugno 2020. A dare sprint alla moneta oggi ha contribuito la riduzione del tasso di riferimento da parte della banca centrale russa, da 20% a 17%. 

Resta sotto scacco invece l’euro, che tratta contro il biglietto verde, intorno a 1,08. Si fanno sentire sulla moneta unica le sanzioni, a import ed export verso la Russia, ma anche le elezioni francesi, ormai imminenti visto che si voterà domenica per il primo turno. Pochi punti sperano la candidata di estrema destra, Marine Le Pen, dal presidente Emmanuel Macron e gli effetti si vedono anche sull’obbligazionario: lo spread tra decennale francese e tedesco ha continuato ad ampliarsi in questi giorni, toccando i massimi da aprile 2020 a 56 punti base.

Piazza Affari tonica con tante partite in campo

Piazza Affari è teatro in questa fase di tanti movimenti interessanti e legati ad altrettante, possibili, partite finanziarie. In primo piano oggi c’è Banco Bpm, dopo il blitz a sorpresa di Crédit Agricole, che ha acquistato il 9,18%, con un’operazione che “non era stata preventivamente concordata”, secondo quanto precisato dalla banca milanese. La mossa riporta l’attenzione sul settore e spinge gli acquisti anche su Bper +3,96%, Unicredit +3,03%, Intesa +1,565, Popolare di Sondrio +4,55%. Fuori dal paniere principale si mette in luce Anima Holding, +7,89%, di cui Banco Bpm è il principale azionista con il 19,4%. A giustificazione di questi movimenti qualche analista ricorda che Crédit Agricole è azionista di controllo di Amundi e che in passato erano emerse speculazioni su un possibile interesse di Amundi per Anima.

Resta sugli scudi Atlantia, +8,72%, con indiscrezioni stampa che Edizione Holding e Blackstone potrebbero lanciare un’opa sulla totalità del capitale della società a cavallo di Pasqua a un prezzo di circa 24 euro, puntando al delisting. I rumor arrivano dopo il no di Edizione, azionista di riferimento, alla proposta dei fondi Gip e Brookfield per una possibile acquisizione del gruppo di gestione autostradale e aeroportuale.

SuL Ftse Mib tornano massicci gli acquisti sui titoli petroliferi: Tenaris +4,5%, Eni +4,19%, Saipem +3,14%, mentre risale l’oro nero, con il Brent che tratta in progresso dello 0,87% a 101,44 dollari al barile.

Bene Moncler, +3,16%, promossa da Barclays a “overweight” da “equal weight” grazie al profilo più difensivo del gruppo del lusso rispetto ai concorrenti e alle sue attraenti valutazioni.

Appare in calo invece Telecom, -0,93%, con l’opa di Kkr che si allontana. Il cda della società di telecomunicazioni ha deciso di non dare seguito alla richiesta del fondo Usa di avviare una due diligence, poiché Kkr non ha confermato la precedente manifestazione d’interesse e il prezzo indicato.

In ribasso Amplifon -2,1%; Nexi -0,94%; Campari -0,69%.

Spread in calo; Bankitalia: scende il pil nel primo trimestre

La Banca d’Italia stima un calo del pil dello 0,7% nel primo trimestre 2022 sul periodo precedente e una perdita del 2% per la produzione industriale. Un quadro che rafforza i timori di stagflazione vale a dire alta inflazione e bassa crescita.

Nel bollettino economico dell’istituto centrale si fanno anche tre scenari, in un contesto di guerra, che non costituiscono però un aggiornamento delle previsioni.

Nello scenario più severo, che mette in conto un’interruzione dei flussi di gas russo solo in parte compensata da altre fonti, il pil italiano cala di quasi mezzo punto percentuale nel 2022 e nel 2023 e l’inflazione si avvicina all’8% nel 2022, per poi calare al 2,3% nel 2023.

Nello scenario più favorevole, con una rapida risoluzione del conflitto, la crescita del pil è del 3% circa nel 2022 e nel 2023, mentre l’inflazione si porta, rispettivamente, al 4% e all’1,8%.

Intanto Goldman Sachs ritiene che la Bce possa varare un rialzo dei tassi (il primo in 10 anni) a settembre, alla luce della continua corsa dei prezzi e delle crescenti preoccupazioni per gli effetti di secondo impatto. La Bce dovrebbe portare il tasso di deposito a zero con due rialzi di 0,25 punti base ciascuno a settembre e a dicembre, ma non è escluso un primo rialzo già a luglio se l’impatto della guerra in Ucraina dovesse essere superiore al previsto e si registrassero segnali di forte pressione sui salari.

A titolo di cronaca si segnala che i prezzi alimentari mondiali sono balzati di quasi il 13% a marzo, raggiungendo un nuovo record, poiché la guerra in Ucraina ha causato turbolenze nei mercati dei cereali di base e degli oli commestibili, ha affermato l’agenzia alimentare delle Nazioni Unite.

Per quanto riguarda l’andamento della carta italiana oggi, si registra un calo dello spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata a 165 punti base (-1,83%). I tassi però sono in rialzo: +2,36% per il Btp; +0,71% per il Bund.

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