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Atlantia-Abertis: è la spagnola Caixa l’ago della bilancia

L’opas di Atlantia sulla spagnola Abertis continua ad attirare la massima attenzione dei mercati. Non a caso, a Piazza Affari, dopo l’exploit di ieri, quando il titolo del colosso della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia ha guadagnato il 2,48% trascinando in rialzo l’intero listino, oggi sembra voler replicare la performance, salendo alle 16.10 dell’1,61%

Ma gli occhi di tutti oggi sono puntati verso la Spagna e in particolare verso i vertici di Abertis, dai quali si attende una reazione all’offerta pubblica di acquisto e/o scambio lanciata ieri da Atlantia.

Sulla questione si è espresso oggi, Giovanni Castellucci, ad della holding italiana, che rispondendo alle domande dei cronisti sull’esistenza di un accordo con Criteria Caixa, principale azionista della spagnola Abertis, ha precisato che “se ci fosse stato un accordo scritto lo avremmo dovuto comunicare perché questo prevede la legge”.

La Caixa potrebbe diventare l’ago della bilancia in grado di incidere, da sola, sulla buona riuscita dell’opas. La Cassa di risparmio di Barcellona oggi controlla il 100% di CriteriaCaixa, la holding che a sua volta gestisce un portafoglio di partecipazioni che comprende, oltre a colossi energetici e a banche, anche il 18,9% di Abertis. A guidare l’intera macchina è Isidre Fainé, che lo scorso 20 aprile, commentando le indiscrezioni relative a possibili mire di Atlantia sul gruppo autostradale catalano ha ammesso che l’integrazione aveva già ragion d’essere a inizio del 2016, quando Abertis aveva valutato un’incorporazione di Autostrade: «Dieci anni fa cercammo di venirne a capo per risolvere la situazione, adesso chissà». Le prospettive potrebbero dunque essere incoraggianti, ma prima di cantar vittoria si attendono conferme da Barcellona.

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Categories: Finanza e Mercati