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Assosim: Fineco regina delle azioni, Akros dei bond. Le classifiche 2021

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L’avvio della campagna vaccinale ha dato nuova linfa alla Borsa, ma i timori sulla possibile rimozione degli stimoli monetari e sulla ripresa dell’inflazione hanno zavorrato i bond. Lo certifica Assosim, l’associazione intermediari mercati finanziari, nel suo tradizionale report semestrale sulle transazioni realizzate dalle associate sui mercati gestiti da Borsa Italiana, EuroTlx, Hi-Mtf, Equiduct e da alcuni intermediari nella veste di internalizzatori sistematici. 

Fatte le dovute analisi di contesto, Assosim ha elaborato le sue classifiche semestrali basate sui volumi scambiati e sul numero di operazioni effettuate dagli intermediari associati. I dati elaborati dall’associazione mostrano una fotografia stabile rispetto ai due anni precedenti: nel primo semestre del 2021 è ancora Finecobank a dominare il mercato azionario, mentre Banca Akros vince nell’obbligazionario. 

IL MERCATO AZIONARIO

Dopo le incertezze dei primi mesi, dovuti ai problemi di approvvigionamento e di organizzazione, la campagna vaccinale italiana ha preso vigore. I progressi compiuti sulle somministrazioni del vaccino anti Covid-19 hanno dato nuova linfa a Piazza Affari con il Ftse Mib che ha chiuso il primo semestre del 2021 con un rialzo del 12,9% rispetto al 2020 e il Ftse Italia Star che da gennaio a giugno ha guadagnato addirittura il 25,3%. Almeno fino al mese scorso, i timori legati alla variante Delta sembravano non aver intaccato la fiducia degli investitori con il livello di volatilità che il mese scorso si è attestato al 12,1% a fronte del 32,4% di giugno 2020. 

Andando avanti coi dati, il report Assosim sottolinea che il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana da gennaio a giugno è stato pari a 311 miliardi di euro, il 10,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre il numero dei contratti scambiati, pari a 43 milioni, è diminuito dell’11,19%. Arretra anche la concentrazione del trading sul mercato azionario gestito da Borsa Italiana sui titoli del Ftse Mib, con la percentuale degli scambi sul principale indice passata dall’89,20% del primo semestre 2020 all’86,60% del primo semestre 2021.

“Sul fronte Brexit, dopo i primi sei mesi dalla firma dell’accordo per l’uscita di UK dall’EU, l’Order Book del LSE ha fatto registrare (rispetto alla fine del 2020) una flessione del 17,00% dei controvalori scambiati e una diminuzione del 22,00% del numero di operazioni concluse”, segnala infine Assosim, rimarcando anche la forte crescita dei controvalori (+64,43% a 1,9 miliardi) e delle operazioni sull’Aim Italia (686mila contratti, +61,21%). 

IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO 

Diversa la situazione sul mercato obbligazionario, che ha chiuso il primo semestre del 2021 in territorio negativo, zavorrato da tre macro fattori: la paura relativa alle tempistiche di rimozione degli stimoli monetari da parte delle banche centrali, Fed e Bce su tutte, i timori riguardanti il rialzo dell’inflazione e l’aumento dei tassi dei Paesi periferici.

Il risultato è stato un calo generalizzato: il DomesticMOT ha archiviato i primi sei mesi dell’anno con un -20,08% dei controvalori scambiati e un -29,11% del numero delle operazioni; l’EuroMOT ha chiuso il periodo con un -10,15% dei controvalori scambiati e un -15,94% del numero delle operazioni; l’ExtraMOT ha fatto registrare la peggiore performance con un crollo dei controvalori (-85,32%) e delle operazioni (-92,35%). In controtendenza solo il mercato HI-MTF: +68,63% dei volumi scambiati in conto terzi e +36,23% delle operazioni concluse sempre in conto terzi.

GLI ALTRI MERCATI

In ribasso anche i controvalori e le operazioni effettuate nel primo semestre sui mercati SeDeX (9 miliardi, -14,30% i controvalori, con 1,2 milioni di contratti, -22,93%) e ETFPlus (6 milioni di contratti, -9,16%, per un controvalore di 64 miliardi di euro, -16,14%) e i contratti scambiati sull’IDEM (13 milioni di contratti, -10,35%), con l’eccezione in quest’ultimo caso degli Stock Dividend Futures (+134%) e delle Stock Option (+19,49%).

LA CLASSIFICA DELLE AZIONI

Sul mercato azionario, la classifica elaborata da Assosim attraverso l’aggregazione dei volumi scambiati dagli intermediari Associati in conto terzi su MTA, AIM Italia ed EQUIDUCT, nonché sugli internalizzatori sistematici eventualmente gestiti, in testa si conferma per il terzo anno consecutivo Finecobank, con una quota di mercato del 25,53%. Al secondo posto c’è ancora Intesa Sanpaolo, con una quota del 12,37%, seguita sul terzo gradino del podio da Banca Akros, con una quota dell’8,98%. Stesse posizioni anche nella classifica per numero di operazioni, con Finecobank al primo posto con una quota di mercato del 22,15%, Intesa seconda con il 13,56%, Banca Akros terza con il 9,11%.

Fonte: Assosim su dati Borsa Italiana

LA CLASSIFICA DEI BOND 

La classifica dei Bond è stata elaborata da Assosim aggregando i volumi scambiati dagli intermediari associati in conto terzi su DomesticMOT, EuroMOT, ExtraMOT, Eurotlx ed Hi-MTF. Sul gradino più alto del podio c’è Banca Akros, con una quota di mercato del 31,57%. Medaglia d’argento per Intesa Sanpaolo al 15,94%, mentre al terzo posto troviamo Invest Banca con una quota del 9,51%. Nella classifica per numero di operazioni rimangono invariate le prime due posizioni, con Akros al 23,75% e Intesa al 22,74%. Terza è invece Finecobank con il 9,85%. 

Fonte: Assosim su dati Borsa Italiana

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Categories: Finanza e Mercati