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Arbitro Bancario Finanziario: ricorsi stabili, ma rimborsi in aumento. Boom di esposti a Bankitalia per carte e home banking

PIxabay

Il numero di ricorsi resta stabile, ma i rimborsi aumentano. È quanto emerge dalla Relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario (Abf) pubblicata giovedì dalla Banca d’Italia dalla quale si evince anche una riduzione del tempo medio di decisione, che nel 2024 è sceso a 114 giorni, un dato ampiamente inferiore ai 180 giorni previsti dalla normativa.

Arbitro bancario finanziario: 14mila ricorsi nel 2024

Nel 2024 i ricorsi presentati all’Arbitro Bancario Finanziario, organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie, si sono attestati a quota 14mila mila, un dato che rappresenta una sostanziale stabilizzazione del contenzioso bancario, al netto delle materie seriali, vale a dire cessione del quinto e buoni fruttiferi postali, che invece che hanno registrato un’ulteriore flessione. 

Dalla relazione annuale dell’Abf emerge che la cessione del quinto, con 4.800 ricorsi (34% del totale), si conferma la materia prevalente delle controversie banche-clienti, sebbene il volume si sia ridotto del 19% rispetto al 2023. Crescono invece del 18% i ricorsi relativi ai conti correnti (12% del totale), che hanno riguardato in buona parte operazioni fraudolente non autorizzate dai correntisti, seguiti dalle questioni successorie e da quelle sulla chiusura e sul blocco del conto. In calo i contenziosi sull’utilizzo fraudolento degli strumenti di pagamento elettronici.

La relazione sottolinea come, nonostante il calo, le controversie riguardanti gli utilizzi fraudolenti di strumenti di pagamento (casi di phishing, spoofing, smishing e vishing) continuino a rappresentare un aspetto di attenzione nel contenzioso Abf e siano un numero molto contenuto rispetto al totale delle operazioni di pagamento effettuate con strumenti alternativi al contante.

Sotto il profilo territoriale, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia, i ricorsi sono diminuiti in tutte le regioni, sia in termini assoluti sia in rapporto al numero di abitanti. In particolare, le regioni del Centro e del Sud Italia continuano a essere caratterizzate da un numero di controversie in rapporto agli abitanti più elevato rispetto a quelle del Nord. I Collegi di Milano e Roma continuano a essere i poli sui quali si concentra la maggior parte delle controversie, con una quota superiore per entrambi al 20% del totale nazionale. La relazione ricorda inoltre che, diversamente dalla composizione per genere della popolazione italiana, che risulta sostanzialmente equilibrata a livello nazionale e regionale, i dati sui ricorsi all’Abf presentati da consumatori mostrano una prevalenza del genere maschile. Nel 2024 il 37% dei ricorsi è stato presentato da donne. 

Arbitro bancario finanziario: i rimborsi crescono a 15,7 milioni

Nel 2024, l’arbitro bancario finanziario ha riconosciuto ai clienti delle banche rimborsi per 15,7 milioni di cui 9,8 milioni già restituiti. Nel 48% dei casi l’esito è stato favorevole ai clienti con l’accoglimento totale o parziale delle richieste, in linea con il dato del 2023. Per il 15% è cessata la materia del contendere per accordo intervenuto tra le parti; nel 37% dei casi (38% l’anno precedente) i ricorsi sono stati respinti. Al netto del contenzioso in materia di cessione del quinto, sottolinea la relazione, il tasso di adempimento da parte degli intermediari è stato pari al 96% (90% nel 2023).

Bankitalia: balzo degli esposti per carte e home banking

Nella stessa giornata di giovedì la Banca d’Italia ha pubblicato anche la Relazione sugli esposti dei clienti delle banche e delle finanziarie, dalla quale emerge che nel 2024 Bankitalia ha ricevuto oltre 11.800 esposti, il 5 per cento in più rispetto al 2023.

La transizione digitale dei servizi bancari ha generato un impennata degli esposti riguardanti i blocchi all’operatività di carte e dei servizi sull’home banking, che nel 2024 sono triplicati. Via Nazionale segnala anche un aumento dei problemi in fase di esecuzione di bonifici come la non corretta esecuzione delle disposizioni impartite dalla clientela e transazioni non autorizzate. Migliora invece il quadro nei finanziamenti (-7% gli esposti) specie della rinegoziazione dei mutui grazie al cambio dei tassi. 

Salgono le segnalazioni di presunte truffe

Dalla relazione si evince anche un balzo delle segnalazioni alla Banca d’Italia di presunte truffe, per la maggior parte relative a furto di credenziali e codici di accesso ai conti bancari. Nel dettaglio, lo scorso anno Bankitalia ha ricevuto oltre 730 segnalazioni relative a presunte truffe (+32%). Poco più della metà dei furti di credenziali è avvenuta mediante attacchi basati su tecniche di ingegneria sociale tra cui: smishing, vishing e phishing, a volte abbinati allo spoofing. In altri casi la vittima è stata convinta con l’inganno a effettuare pagamenti a favore del truffatore. 

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