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Alternanza scuola-lavoro, le novità del nuovo Protocollo tra ministero dell’Istruzione e Unioncamere: cosa cambia

Imagoeconomica

Rinnovo e importanti novità per l’alternanza scuola-lavoro e la certificazione delle competenze degli studenti grazie al nuovo Protocollo d’Intesa firmato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e il presidente di Unioncamere Andrea Prete.

Nel Registro dell’alternanza scuola-lavoro (Rasl) – gestito dalle Camere di commercio dal 2016, che facilita l’incontro tra scuole, imprese ed enti pubblici e privati interessati ad attivare percorsi di Pcto e apprendistato – risultano iscritte circa 1.100 scuole, 2.400 dirigenti scolastici e 58mila imprese, con oltre 551mila percorsi di alternanza e apprendistato attivi.

Alternanza scuola-lavoro: cosa prevede il nuovo Protocollo

Il nuovo accordo amplia e aggiorna il ruolo del Registro . Grazie alla nuova interoperabilità con la “Piattaforma per i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” del Mim, le scuole potranno progettare percorsi più efficaci, monitorati e coerenti con il profilo formativo e professionale degli studenti.

Una novità importante riguarda la sicurezza degli studenti: le imprese iscritte al RASL dovranno indicare le misure specifiche di prevenzione dei rischi e i dispositivi di protezione individuale da adottare durante i percorsi, garantendo così maggiore tutela in azienda.

Inoltre, il Protocollo riconosce e potenzia il sistema di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti in contesti non formali, promosso dalle Camere di commercio. Ad oggi sono attivi sei percorsi di certificazione in settori strategici quali meccatronica, turismo, moda, agroalimentare, competenze imprenditive e sviluppo sostenibile, coinvolgendo quasi 500 scuole, 12mila studenti e oltre 1.800 imprese.

I commenti

Il ministro Valditara ha sottolineato come iniziative di questo tipo siano essenziali per “garantire la sicurezza dei nostri giovani e la qualità dell’alternanza scuola lavoro”, mentre il presidente Prete ha evidenziato l’importanza di ridurre il mismatch tra scuola e mercato del lavoro, promuovendo opportunità occupazionali più rapide e coerenti con le esigenze delle aziende: “È importantissimo, inoltre, lavorare su tutti i fronti per favorire un’istruzione che si adatti alle necessità delle aziende e offra ai giovani opportunità di impiego più veloci e gratificanti.

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