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Alitalia: Cigs e Naspi per 1.300 lavoratori, la proposta del Governo

FIRSTonline

Prosegue la trattativa a tre tra Governo, Alitalia e sindacati per cercare di risolvere la crisi della compagnia aerea limitando al massimo le ripercussioni sul personale.

Il ministero del Lavoro guidato da Giuliano Poletti ha presentato oggi una proposta in base alla quale 1.300 lavoratori di Alitalia in esubero potrebbero andare in contro a due anni di cassa integrazione straordinaria e a due anni di Naspi.

Lo riferiscono i sindacati durante una pausa al tavolo di confronto, ripreso alle ore 14. Su questi numeri l’Inps avrebbe già espresso la sostenibilità dei conti.

Il pacchetto di ammortizzatori sociali previsto dal Governo per tutelare i lavoratori di Alitalia potrebbe poi essere implementato da parte dell’azienda con degli incentivi che favoriscano l’uscita volontaria.

In base alle prime reazioni però l’ipotesi avanzata dal ministero del Lavoro sembra destinata a scontrarsi con il muro dei sindacati. Secondo Giancarlo Serafini della Uiltrasporti, la proposta prevederebbe “un processo espulsivo dei lavoratori, cioè esattamente il contrario di quello che chiediamo. Nessuno di noi è disponibile a firmare un solo licenziamento”. “Ci è stato spiegato che questo scenario sarebbe sostenibile”, ha aggiunto il sindacalista.

In questo contesto, sulla questione Alitalia si è espresso questa mattina anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: “Stamattina ho incontrato Montezemolo e Gubitosi per discutere come il piano industriale debba essere un po’ più coraggioso nel rilancio. Abbiamo discusso su come rafforzare gli investimenti perché è chiaro che è un piano importante che consente ad Alitalia di vivere, ma poi bisogna anche vincere la sfida”.

“Il governo – ha assicurato il ministro – metterà in campo tutto quello che ha a sua disposizione per accompagnare il rilancio dell’azienda. Non c’ è dubbio”.

Per quanto riguarda il possibile maggior esborso da parte dei soci, Delrio ha precisato che “per adesso salutiamo con piacere il fatto che abbiamo deciso di continuare a mettere soldi, all’interno del piano finanziario possono esserci modulazioni. Di questo stiamo discutendo”.

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