X

Abi: sofferenze bancarie ancora in crescita, record dall’ottobre 1998

A maggio le sofferenze delle banche italiane fanno segnare un picco che non si vedeva dall’ottobre 1998, a quota 168,6 miliardi, registrando un +24% annuo rispetto a fine maggio 2013. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi. Numeri che pesano sugli impieghi, tanto da portare il rapporto a un aumento dell’ 8,9% (2 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso). Il massimo è fissato al 15,1% per i piccoli operatori economici, per le imprese al 14,5% e per le famiglie al 6,6%.

Raccolta bancaria – Dati in ribasso anche per la raccolta bancaria, che registra un peggioramento di 14,8 miliardi, lo 0,9% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A pesare nel deterioramento sono soprattutto le obbligazioni, che a giugno calano dell’8,3%, (-44 miliardi). Ne soffre l’erogazione dei prestiti a medio e lungo termine, mentre i depositi aumentano di circa 29 miliardi rispetto all’anno precedente. 

Tassi d’interesse – A giugno i tassi sull’acquisto di immobili erano al 3,27%, lontano dal 3,64% di giugno 2013 (toccati i minimi dall’estate 2011). La quota del tasso di finanziamenti è stata del 20,2%, in lieve calo rispetto a maggio, più di un punto percentuale in meno rispetto ad aprile. 

Prestiti Bancari – Sempre su valori negativi la dinamica dei prestiti bancari, che però risultano in miglioramento. La contrazione su base annua dei finanziamenti a privati e Pubbliica Amministrazione di giugno è del 2,2%, lontana dal -4,5% dello scorso novembre e dal -3,1% di maggio. Da prima dell’inizio della crisi finanziaria, ovvero dal 2007 a oggi, i prestiti all’economia sono aumentati da 1.673 a 1.842,7 miliardi di euro, mentre i finnianziamenti a imprese e famiglie sono in crescita da 1.279 a 1.427 miliardi.

Related Post
Categories: News