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A Piazza Affari scintille di Buzzi e Interpump, al Nasdaq vola Apple

Wikimedia - Paolobon140

Europa mista, Wall Street sempre più tonica e Piazza Affari in rialzo: la settimana dei mercati comincia relativamente bene, in scia ai guadagni della scorsa ottava. Milano chiude con un progresso dello 0,63% a 19.718 punti base, mentre sul secondario il rendimento del Btp decennale si abbassa ulteriormente a livelli mai visti prima, +0,67%. Scende anche lo spread: con il Bund -2,96, 121 punti base; con il Bonos, -4,83%, 67 punti base. Domani il Tesoro torna sul mercato primario mettendo a disposizione fino a 7,5 miliardi del nuovo Btp a 3 anni a cui vanno aggiunte riaperture sulle scadenze 7 e 30 anni. Nel resto d’Europa Francoforte sale dello 0,65%, più o meno come Parigi +0,66%, mentre è piatta Madrid. Londra cede lo 0,23%.

È frizzante in avvio la Borsa di New York, trascinata dal Nasdaq, dove le grandi aziende tecnologiche guardano al rischio di nuove chiusure a causa della pandemia come a una possibilità d’incremento per i loro affari. Fra i titoli migliori c’è Apple (+5,3%), in vista della presentazione del primo iPhone 5G. Il mercato dei bond invece è chiuso, in occasione del Columbus Day; la scorsa settimana, il rendimento del decennale ha guadagnato sette punti base allo 0,765%. La propensione al rischio non cede nonostante resti l’incertezza sull’atteso piano di aiuti, che difficilmente potrà arrivare prima delle elezioni del 3 di novembre. La speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha infatti respinto l’ultima offerta della Casa Bianca per un piano da 1.800 miliardi di dollari e ora porterà  avanti le trattative con il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin.

Il clima è più perturbato in Europa, anche a causa dei contagi da Coronavirus in costante crescita e a livelli allarmanti in Gran Bretagna e Francia. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato un lockdown con tre livelli di gravità delle restrizioni, dividendo il territorio in zone a rischio medio, alto o molto alto a seconda del numero di casi. Per quanto riguarda l’Italia, il nuovo Dpcm dovrebbe essere licenziato stasera, ma il premier Giuseppe Conte, anche in prospettiva non vede un nuovo lockdown totale, piuttosto chiusure circoscritte ad aree dove la curva dovesse impennarsi. Intanto il Covid-19, fra migliaia di altri, si è portato via oggi anche il padre Francesco Totti. 

Sul mercato valutario l’indice del dollaro risale leggermente dai minimi delle ultime tre settimane sulle principali controparti, mentre per la valuta cinese si prospetta la peggiore performance giornaliera da marzo a questa parte. L’euro-dollaro è poco mosso, in area 1,181. Fra le materie prime l’oro è in lieve regresso a 1921,1 dollari l’oncia, mentre il petrolio perde nettamente terreno. Il contratto Brent dicembre 2020 perde il 2,8% trattando a 41,65 dollari al barile. Un andamento che pesa sui titoli del settore, anche in Piazza Affari: Saipem -3,08%, Tenaris -1,67%, Eni -0,63%.

Le vendite abbattono le banche. Il rosso è più acceso per Unicredit -0,97%, Bper -2,54% e Banco Bpm -0,9%, che era partito intonato con gli analisti di Mediobanca Securities che hanno migliorato la raccomandazione alla luce del possibile coinvolgimento dell’istituto in prossime operazioni di aggregazione. Il comparto ha risentito delle dichiarazioni del presidente della vigilanza Bce Andrea Enria che in una intervista ad Handelsblatt, ha parlato del rischio di 1,4 miliardi di crediti inesigibili per le banche in caso di uno scenario di secondo lockdown dovuto alla nuova diffusione di contagi.

Negli altri settori male Leonardo -2,84% e Atlantia -1,74%. Regina del listino è Interpump, +7,11%. Acquisti su Prysmian +2,6%; Terna +2,18%; Enel +2,17%. Dopo una partenza a razzo ha perso smalto nel finale Buzzi, +0,53%, ma le Buzzi risparmio guadagnano il 18,73%. All’origine del balzo l’annuncio della proposta di conversione obbligatoria con un concambio di 0,67 azioni ordinarie per ogni titolo di risparmio e la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,75 euro per azione ordinaria subordinatamente all’esecuzione della conversione.

Perdite massicce per la Roma, -8%,  0,184 euro, mentre è in corso l’Opa obbligatoria a 0,1165 euro da parte del gruppo Friedkin, che ha rilevato nei mesi scorsi l’86,6% del club giallorosso. L’offerta terminerà il 29 ottobre. Fra i club di calcio la seduta è particolarmente negativa anche per la Lazio, -7,18%. 

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Categories: Finanza e Mercati