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Wall Street: Twitter crolla dopo scadenza lock-up

FIRSTonline

E un martedì da incubo per Twitter a Wall Street. In avvio di seduta, il titolo è arrivato a cedere il 9,81%, a 34,95 dollari per azione, dopo avere toccato il minimo di 34,84 dollari per azione. Un valore che rappresenta anche il minimo dall’Ipo dello scorso 7 novembre, più che dimezzato rispetto al massimo dello stesso periodo a 74,73 dollari. 

A pesare sull’andamento del titolo è la scadenza del lock-up, il vincolo che impedisce a determinati azionisti (in questo caso i maggiori investitori) di vendere titoli per un certo tempo dopo la quotazione. 

Il lock-up riguarda quasi 489 milioni di titoli in mano a manager e dipendenti della società. Ora che il vincolo è scaduto questi investitori possono dunque vendere le azioni in loro possesso. Tuttavia, gli investitori della prima ora, che controllano circa 205 milioni di titoli, hanno già fatto sapere nei giorni scorsi di voler mantenere inalterata la propria quota, dando un’aperta manifestazione di fiducia nel futuro della società.

Di questo avviso sono stati per esempio i cofondatori Jack Dorsey ed Evan Williams e l’amministratore delegato Richard Costolo. Anche la società di venture capital Benchmark e Rizvi Traverse Management, che con una partecipazione del 14% è il singolo maggiore azionista di Twitter, ha fatto sapere che non venderanno.

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