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Vaccini e variante Delta: “Una sola dose non rende immuni”

Imagoeconomica

La variante Delta o indiana preoccupa tutto il mondo, considerando anche che per proteggersi dal contagio una sola dose di vaccino anti Covid non basta. Lo ha chiarito il coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli ai microfoni di SkyTg24: “Una sola dose di vaccino non copre adeguatamente” dalla variante Delta, ha affermato lo scienziato, ribadendo la necessità di “completare il ciclo vaccinale“. La variante, ha aggiunto, “solleva preoccupazione perché è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino.

In Italia, ad oggi, secondo le indicazioni fornite dal ministro della Salute, Roberto Speranza “ci sono più di due milioni e mezzo di anziani che non si sono ancora vaccinati ed è a loro che va data assoluta priorità nella campagna vaccinale perché il virus è più letale, come questo anno e mezzo ci ha insegnato, proprio per i soggetti fragili”. In generale, nel nostro Paese il 28,6% della popolazione, quasi 17 milioni di persone, ha completato il ciclo di vaccinazione, mentre sono oltre 31 milioni (il 52,94%) i cittadini a cui è stata somministrata la prima dose.

Prima che arrivi l’autunno occorre dunque imprimere un’ulteriore accelerazione alla campagna vaccinale, tenendo anche in considerazione che secondo gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) entro la fine di agosto la variante delta rappresenterà “il 90% dei virus in circolazione nell’Ue”.
Per chi invece ha già ricevuto o riceverà a breve la seconda dose di vaccino arrivano le rassicurazioni dell’Ema: “I vaccini stanno funzionando anche contro la variante Delta, ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose”, ha confermato la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, all’evento ‘Sky TG24 Live In Firenze’. La variante Delta “sarà sempre più importante”, in termini di diffusione in Europa, ha rilevato Cooke, ribadendo la fiducia nei vaccini come strumento di protezione.

In questo contesto, da lunedì 28 giugno tutta l’Italia sarà ufficialmente in zona bianca. Dopo settimane d’attesa, anche l’ultima regione rimasta, la Valle d’Aosta, passerà nella fascia soggetta a minori restrizioni.

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