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Usa, quale America ha rieletto Obama? Il Presidente spopola fra donne, giovani e minoranze

Non importa se siete bianchi o neri, ispanici o asiatici, gay o no, possiamo costruire tutti insieme l’America”. Nel palazzetto del McCormick Place della sua Chicago, davanti a 10 mila persone, Barack Obama ringrazia commosso gli elettori che lo hanno confermato alla guida degli Stati Uniti. E lo fa rivolgendosi a un Paese ancor più eterogeneo di come lo aveva trovato quattro anni fa. 

Proprio questa composizione sociale multiforme si è rivelata una delle armi vincenti del leader democratico, che ha saputo posizionarsi come referente delle minoranze. Da una prima analisi del voto elaborata dalla Cnn emerge che Obama ha ottenuto il 93% dei consensi fra gli afroamericani (il 96% fra le donne) e oltre il 70% fra latini e asiatici.

In particolare i “latinos”, che secondo l’ultimo censimento rappresentano oggi la minoranza più popolosa, si sono rivelati determinanti per le vittorie democratiche in Nevada, Colorado e Florida. In tutti gli Usa sono stati proprio loro il gruppo di più attivo, fino a rappresentare il 10% dell’intero corpo elettorale, dal 7,5% di quattro anni fa.

Un aumento di affluenza che ha senz’altro favorito il candidato democratico, così come la diversa composizione del voto registrata in Virginia, dove rispetto al 2008 c’è stato un forte calo degli evangelici e un netto aumento degli afroamericani.

Una serie di categorie più trasversali completa l’elettorato di riferimento di Obama. Tra i sostenitori fedelissimi al vecchio e nuovo Presidente figurano le donne, le persone più istruite, i giovani e le persone che guadagnano meno di 100 mila dollari l’anno.

L’elettorato femminile ha determinato la plateale sconfitta dei due candidati repubblicani al Senato, Todd Akin e Richard Mourdock, che in campagna elettorale avevano contestato l’aborto anche in caso di stupro (hanno perso anche in Missouri e Indiana, due Stati dove Romney ha vinto). Quanto ai giovani, ha votato Obama il 60% dei 18-29enni e il 53% dei 30-44enni

Il trend elettorale indica anche una maggiore apertura verso alcune istanze civili. Maryland e Maine hanno approvato per referendum le nozze gay, mentre Colorado e Stato di Washington, hanno legalizzato l’uso della marijuana. A favore anche il Massachusetts, ma solo per scopi terapeutici. 

Infine, la religione. Il mormone Romney ha trasformato la propria fede in un cavallo di battaglia nel corso della campagna elettorale. Un’iniziativa coerente con il risultato ottenuto: la maggioranza degli elettori di Obama, infatti, non frequenta regolarmente i luoghi di culto.

Ha votato per il democratico il 55% di coloro che si dichiarano praticanti “occasionali” (sono il 40% del totale) e il 62% di chi non va mai in chiesa. Quanto ai diversi orientamenti, ha votato Obama il 42% dei protestanti, il 50% dei cattolici, il 74% dei seguaci di altre fedi e il 70% degli agnostici o atei.

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