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Unipol-Bnl, Fazio “regista occulto”

Regista occulto“, “istigatore”, “determinato a perseguire – con ogni mezzo fraudolento e/o elusivo della normativa – il suo fine di mantenere saldo il principio dell’italianità della banca”. Così i giudici di Milano definiscono l’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, nelle motivazioni della sentenza sul caso della scalata Unipol a Bnl.

Fazio è stato condannato a 3 anni e 6 mesi. A Giovanni Consorte, ex presidente di Unipol, sono toccati invece 3 anni e 10 mesi. I magistrati ne parlano come “assoluto protagonista” del caso.

“Tenuto conto sia del ruolo formalmente rivestito all’interno della società (quale amministratore delegato) – si legge ancora nelle motivazioni – sia per quanto operativamente posto in essere nell’ambito della vicenda, è del tutto evidente che Consorte abbia agito, nell’ambito degli eventi sviluppatisi da marzo a luglio 2005, da assoluto protagonista, essendo e apparendo quale l’ideatore, promotore ed esecutore dell’iniziativa (in qualunque prospettiva la si voglia considerare, ossia se lecita od illecita), ruolo mai smentito e, anzi, rivendicato”.

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Tags: BnlUnipol