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Unicredit Start Lab: Iscrizioni aperte per l’edizione 2018

FIRSTonline

Torna anche per il 2018 l’appuntamento con UniCredit Start Lab, l’iniziativa di UniCredit nata per sostenere i giovani imprenditori, l’innovazione e le nuove tecnologie: un programma di accelerazione articolato in molteplici azioni per dar forza alle nuove imprese, dall’attività di mentoring e di sviluppo del network all’assegnazione di premi in denaro, dal training manageriale a servizi bancari ad hoc.

Il progetto si rivolge anche quest’anno a realtà ad alto contenuto tecnologico e innovativo, in particolare a startup costituite da non più di cinque anni, a PMI innovative e a persone fisiche che vorranno presentare la propria idea imprenditoriale e trasformarla in azienda nel breve termine.

E’ possibile candidarsi, fino al 9 aprile 2018, al programma sul sito internet unicreditstartlab.eu accedendo alla sezione “Entra in Start Lab”.

Confermati i quattro ambiti di scouting del progetto:

  • Innovative Made in Italy: categoria in cui si ricercheranno aziende ad alto potenziale in settori chiave dell’imprenditoria italiana come l’agrifood, la moda, il design, le nanotecnologie, la robotica, la meccanica e il turismo;
  • Digital: rientreranno in questa classe le aziende e idee imprenditoriali relative a sistemi cloud, hardware, app mobile, internet of things, servizi e piattaforme B2B e fintech;
  • Clean Tech: sarà l’ambito d’azione dei business plan inerenti soluzioni per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e il trattamento dei rifiuti;
  • Life Science: categoria all’interno della quale si individueranno i progetti più importanti in tema di biotecnologie e farmaceutica, medical device, digital health care e tecnologie assistive.

Le aziende selezionate potranno beneficiare dei servizi messi a disposizione da UniCredit:

  • Servizi di networking, anche in digitale attraverso una piattaforma dedicata a incontri all’insegna dell’open innovation con potenziali investitori e aziende corporate (anche clienti della banca) per partnership industriali, tecnologiche, commerciali e strategiche;Servizi di mentoring, con l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato sul territorio per esigenze bancarie e almeno 4 incontri durante l’anno con imprenditori e professionisti qualificati, partner di UniCredit, per confronti periodici su aspetti strategici e di crescita aziendale;
  • Servizi di training manageriale, grazie alla quinta edizione della Startup Academy, che anche quest’anno sarà realizzata con il coinvolgimento di partner primari del mondo dell’imprenditoria italiana e internazionale e della comunicazione;
  • Quattro grant in denaro da 10.000 euro per il progetto a più alto potenziale in ciascuna categoria;
  • Utilizzo degli spazi del Business Center UniCredit di Milano come Working Area.

La quinta edizione di UniCredit Start Lab segue il successo dell’ultimo anno, durante il quale sono stati 797 i progetti candidati, di cui il 494 già costituiti in imprese e 303 nuove idee imprenditoriali. Tra tutti sono stati selezionati i migliori 40: il 47% dei business plan complessivamente presentati ha riguardato la categoria Digital, il 32% l’Innovative Made in Italy, il 13% il Life Science e l’8% il Clean Tech. Il 50% dei partecipanti alla scorsa edizione aveva un’età compresa tra i 24 e i 35 anni, con un 20% di concorrenti over 45. La Lombardia, con 160 candidature, è stata la regione più prolifica in termini di nuove idee imprenditoriali, seguita da Veneto e Campania, entrambe rappresentate da 93 business plan inviati per la partecipazione. In crescita – anche se ancora limitata nei numeri – la partecipazione femminile, che per la prima volta ha toccato il 20% dei progetti di startup presentati.

Qui di seguito i profili delle startup che sono risultate vincenti per ciascuna categoria:

Per l’Innovative Made in Italy: Vegea (Milano), startup che ha ideato un innovativo materiale vegetale prodotto attraverso speciali trattamenti delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia, ossia l’insieme di bucce, semi e raspi dell’uva che si ricavano durante la produzione del vino. Lo scarto della lavorazione vinicola è trasformato in una nuova materia prima che risponde alla sempre crescente domanda di prodotti green e cruelty-free dei settori moda, arredo e packaging.

Per il Clean-Tech: The Energy Audit (Brescia), ideatori dell’omonima piattaforma software, di training e servizi per l’analisi dei dati relativi ai consumi energetici, comprensiva di 4 moduli offline dedicati alle analisi energetiche e 4 moduli online dedicati al monitoraggio in tempo reale. Lo scopo della piattaforma è organizzare i dati raccolti in modelli predittivi del comportamento energetico di una città, di un ospedale o di un asset industriale. Grazie a questo approccio si possono ottenere informazioni dettagliate relative, ad esempio, al fabbisogno energetico e/o idrico futuro di un’intera area o intercettare con largo anticipo problemi manutentivi negli impianti.

Per il Life Science: Novaicos (Novara), startup che sta sviluppando un nuovo farmaco (ICOS-Fc) in grado, non solo di bloccare la perdita di massa ossea, ma anche di ricostruire l’architettura dello scheletro, curando l’osteoporosi.

Per il Digital: Bandyer (Milano), startup che ha sviluppato un proprio servizio dedicato al segmento B2B su tecnologia WebRTC che consente la comunicazione senza l’installazione di alcun tipo di software. Un servizio cloud di videocomunicazione direttamente da browser (senza installazione di software) che si può integrare verticalmente in tutte le piattaforme e applicazioni mobile aziendali.

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