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Unicredit e Mediobanca al top, ma Milano arretra

Grazie alle trimestrali in uscita (Unicredit e Mediobanca in testa) Piazza Affari dopo aver raggiunto i nuovi massimi dell’anno oltre quota 21.600, azzera i guadagni e flette intorno alle 14.  Piatte le altre Borse europee comunque sorrette dal rialzo del petrolio. 
 
 La forte flessione delle scorte degli Stati Uniti ha innescato il rally del greggio, il Brent ha guadagnato il 3% a 50,2 dollari il barile, stamattina allunga ancora a 50,90 dollari il barile, in guadagno di un punto. Eni avanza dello 0,5%, Tenaris e Saipem +0,75%. 
E’ stata ben accolta, ma senza entusiasmi, l’asta dei titoli di Stato italiani di medio e lungo periodo. Il Tesoro ha collocato 7,194 miliardi di euro, appena sotto l’obiettivo massimo dell’operazione, 7,25 miliardi. 

Tornano a salire i rendimenti dei Btp a lunga scadenza, mentre scendono quelli di breve e media durata. Il Tesoro ha collocato titoli con scadenza triennali allo +0,37% in calo di 10 punti base dall’asta di metà aprile. Sono stati inoltre assegnati Btp maggio 2024 ad un rendimento medio dell’1,65% in crescita di 4 punti base. Sono poi stati collocati Btp 2047 con rendimento medio al 3,32%. Infine i Btp 2044 sono stati assegnati al 3,38%. Il btp decennale tratta al 2,29%. 
Vendite moderate sul Bund tedesco spingono il rendimento decennale a +0,45%, massimo da marzo. 

Dopo la trimestrale avanzano Unicredit +4% e Mediobanca +3%.  
La banca guidata da Jean Pierre Mustier è la miglior blue chip: ha chiuso il primo trimestre del 2017 con un utile netto a 907 milioni, ben sopra il consensus di 612 milioni. 
 
L’istituto di piazzetta Cuccia +3%, ha registrato nei primi nove mesi dell’esercizio 2016-17 un utile netto di 613,9 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto a un anno prima e sopra il consensus raccolto dalla banca pari a 560 milioni.
 
Rallenta Generali -2%, che ha chiuso il trimestre con un utile netto in calo del 9% a 535 milioni a causa dei minori utili da realizzo e di un maggior impatto della fiscalità. 
In terreno negativo Unipol -0,28%. L’ad Carlo Cimbri ha illustrato stamane agli analisti il perimetro dei crediti deteriorati di Unipol Banca che verranno conferiti nella bad bank, con l’obiettivo di realizzare l’operazione entro il 2017. 
 
Banco Bpm -0,1%, Ubi -0,3%, Intesa -0,5%, Bper Banca-0,5%
 
Poste Italiane -1,1% nel giorno della pubblicazione dei dati del trimestre. La società ha avvertito che rivedrà la politica dei dividendi, ma senza grandi variazioni. 
 
Frena, dopo il balzo di ieri A2A -0,6%. Ancora in ribasso Prysmian -1% (ieri -3,5%). 
 
Nel resto del listino: 

  • Geox +13% all’indomani della pubblicazione dei dati preliminari del trimestre, i ricavi sono saliti di poco più dell’1% anno su anno, buone le indicazioni sugli ordini per la nuova collezione. Kepler Cheuvreux ha alzato il giudizio a Buy da Hold e il target price a 3,10 euro da 2,05 euro. 
  • Dada +8%, reagisce ai risultati annunciati ieri.
  • Anche LVenture +4%, si mette in luce per la stessa ragione. 
  • Fila +4%, il gruppo?del colore e della scrittura ha chiuso i primi tre mesi del 2017 con ricavi in forte crescita a 117,6 milioni di euro, +41,9% dagli 82,9 milioni di euro, grazie anche alle acquisizioni societarie.  target del 2017 inferiori alle aspettative.   

In ribasso invece Astaldi-3,5%: ieri sera la società delle costruzioni ha presentato target del 2017 inferiori alle aspettative.

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