Donald Trump manda un ultimatum a Mosca: senza un accordo di pace sull’Ucraina entro 50 giorni scatteranno sanzioni dure. Una minaccia giudicata troppo blanda da più parti, compresa quella russa, con la Borsa di Mosca che ieri è salita del 3%, considerando le minacce Usa meno gravi del previsto.
Non solo. Dopo settimane di tentennamenti, è stato raggiunto un accordo sui temuti missili Patriot e sulle altre armi Usa che arriveranno a Kiev tramite la Nato e che saranno pagate dai Paesi europei.
La nuova linea – non si sa se definitiva – del presidente Usa Donald Trump sul conflitto ucraino è stata ufficializzata lunedì, nel corso di un incontro nello Studio Ovale il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte.
Trump: “Pace entro 50 giorni o dazi al 100%”
“Sono molto deluso da Putin“, aveva detto pochi giorni fa il presidente statunitense. “Pensavo fosse uno che facesse sul serio. Invece è sempre gentile nelle nostre conversazioni, ma poi la sera bombarda tutti”.
La vera novità è l’ultimatum al leader del Cremlino. “Applicheremo dazi molto severi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni e saranno al 100%”, ha minacciato Trump, il quale in questo caso userebbe i suoi poteri presidenziali e non la legge bipartisan, ancora in discussione al Congresso, che prevede tariffe più pesanti, sino al 500%.
“È una buona legge e potrebbe essere utile, ma penso che non ce ne sarà bisogno”, ha osservato. Si tratterebbe – ha poi spiegato la Casa Bianca – di sanzioni secondarie, che colpirebbero non solo l’export russo in Usa (molto limitato), ma soprattutto i partner commerciali di Mosca, dalla Cina all’ India, che acquistano in particolare la sua energia.
L’obiettivo è quello di isolare la Russia dall’economia mondiale, bloccando il finanziamento della sua macchina bellica. “Uso il commercio per molte cose, ma è ottimo per risolvere le guerre”, ha spiegato The Donald.
Il presidente ha dribblato però la domanda su perché conceda così tanto tempo a Putin. Lo stesso alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, pur definendo “positivo che il presidente Donald Trump mostri un atteggiamento duro con la Russia”, ha osservato che “50 giorni sono un periodo molto lungo, visto che gli ucraini vengono uccisi ogni giorno”.
Il tycoon non ha neppure voluto infierire su Putin: “Non voglio dire che è un assassino, ma è un tizio tosto”, ha risposto, dicendosi convinto che sia possibile raggiungere un’intesa.
L’accordo con la Nato sulle armi a Kiev
Trump ha poi parlato dell’accordo con la Nato per fornire armi statunitensi a Kiev. Gli alleati europei, coordinati dall’Alleanza atlantica, acquisteranno equipaggiamento militare e lo trasferiranno in Ucraina. Acquisti per “miliardi e miliardi” di dollari, ha detto il presidente americano, sottolineando che gli Usa produrranno armi di altissima qualità, ma non sborseranno nulla.
Di sicuro ci saranno batterie di Patriot e le prime “arriveranno molto presto, entro pochi giorni”. Rutte ha affermato che Germania, Finlandia, Canada, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Danimarca saranno tra gli acquirenti per aiutare l’Ucraina. Berlino è pronta a fornire due Patriot (il suo ministro della Difesa Boris Pistorius è a Washington per trattare), la Norvegia uno. Ma, secondo Axios, gli Usa potrebbero vendere anche missili a lungo raggio in grado di raggiungere obiettivi in profondità nel territorio russo, inclusa Mosca.
Zelensky incontra Kellogg e parla con Trump
Intanto a Kiev il presidente Volodymyr Zelensky ha avuto un “incontro produttivo” con l’inviato speciale di Trump, Keith Kellogg. “Abbiamo discusso del percorso verso la pace e di cosa possiamo fare concretamente insieme per avvicinarla”, ha scritto sui social. “Questo include il rafforzamento della difesa aerea ucraina, la produzione congiunta e l’approvvigionamento di armi di difesa in collaborazione con l’Europa”, ha aggiunto, ringraziando Trump “per gli importanti segnali di sostegno”.
Poi è arrivato anche il colloquio con il presidente Trump: “È stata un’ottima conversazione”, ha sottolineato il leader ucraino su X. “Abbiamo discusso i mezzi e le soluzioni necessari per garantire una migliore protezione della popolazione dagli attacchi russi e per rafforzare le nostre posizioni. Siamo pronti a lavorare nel modo più produttivo possibile per raggiungere la pace. Abbiamo concordato di sentirci più spesso al telefono e di coordinare le nostre azioni anche in futuro”, ha detto Zelensky, aggiungendo che Trump “ha condiviso i dettagli del suo incontro con il Segretario Generale della Nato” Mark Rutte.