X

Tria: “Aumento Iva? Conviene, se l’Irpef scende con la Flat tax”

Imagoeconomica

L’Italia deve puntare su aumento dell’Iva e taglio dell’Irpef con la Flat tax, che si può fare un po’ per volta, riducendo le spese. Quanto al bonus da 80 euro targato Renzi, è possibile cancellarlo – o meglio, “riassorbirlo” – con una riforma complessiva del fisco. Queste, in sintesi, le posizioni espresse dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenuto martedì mattina alla trasmissione “Agorà” su Rai Tre.

“AUMENTO DELL’IVA? CONVIENE, SE SI ABBASSA L’IRPEF”

Il numero uno del Tesoro ha detto che “sarebbe meglio avere più imposte indirette, come l’Iva, e meno dirette, come l’Irpef”, ma ha anche precisato che la sua “è una posizione scientifica, un’opinione” che “non ha niente a che vedere con l’ammontare delle tasse”.

In realtà, non è nemmeno fantascienza. Anzi: l’aumento dell’Iva è previsto dalle clausole di salvaguardia sui conti italiani richiamate nell’ultimo Documento di economia e finanza. Se non saranno disinnescate in autunno con la nuova manovra – servono 23 miliardi, il valore di un’intera legge di bilancio – nel 2020 l’aliquota ridotta dell’Iva passerà dal 10 al 13%, mentre quella ordinaria salirà dal 22 al 25,2%, per poi aumentare ancora, al 26,5%, nel 2021.

Da mesi i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ripetono che l’aumento dell’Iva non ci sarà, ma nessuno dei due ha mai spiegato dove il Governo conti di trovare i 23 miliardi necessari a evitare questo scenario.

“LA FLAT TAX SI PUÒ FARE, MA NON TUTTA INSIEME”

In compenso, il leader della Lega continua a premere per la Flat tax: “Una tassa unica e ridotta al 15% funziona in 40 Paesi ed è l’unico modo per far tornare l’Italia a correre”, ha detto martedì Salvini a Unomattina, su Rai Uno. “Ridurre le tasse è un’emergenza: se l’Italia abbassa le tasse, le aziende corrono a investire in Italia” e si rilancia l’occupazione.

Ma quanto costa la Flat tax? La Lega sostiene che il conto finale si potrebbe mantenere entro il limite dei 12-13 miliardi, da aggiungere – naturalmente – ai 23 che servono per l’Iva. La prossima manovra diventerebbe così un mostro da più di 35 miliardi con solo due provvedimenti, senza nemmeno calcolare le spese correnti.

Nonostante questo, secondo Tria, la Flat tax “si può fare riducendo la spesa”, anche se “è chiaro che non si potrà realizzare tutta insieme: bisognerà studiare tecnicamente un disegno che sia sostenibile ed efficiente”.

“IL BONUS RENZI DA 80 EURO SI PUÒ CANCELLARE”

Per quanto riguarda invece il bonus di 80 euro per i redditi medi varato dal governo Renzi nel 2014, poco prima delle ultime elezioni europee, il ministro dell’Economia ritiene che sia stato “un provvedimento sbagliato, fatto male tecnicamente”. Per questo, il bonus si potrebbe cancellare “nell’ambito di una riforma fiscale in cui” gli 80 euro “vengano riassorbiti”.

Related Post
Categories: Tasse