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Trasporto merci in Italia: furti quadruplicati, Rc auto alle stelle e sicurezza sul lavoro in crisi

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Il settore del trasporto merci in Italia si trova oggi ad affrontare una tripla emergenza: l’aumento dei costi assicurativi Rc auto, l’elevato numero di infortuni sul lavoro e – soprattutto – un’escalation senza precedenti nei furti di merce su strada. Secondo il nuovo rapporto congiunto TT Club, Bsi e Tapa Emea, il numero di colpi registrati in Italia è quadruplicato tra il 2021 e il 2023, facendo del nostro Paese uno dei più colpiti in Europa dalla criminalità nel trasporto su gomma.

Di fronte a questi scenari critici, emerge la necessità per le imprese di trasporto di valutare con attenzione la copertura assicurativa. È proprio questo il tema centrale del volume “Quando la coperta è corta – Come proteggersi dai rischi assicurativi”, realizzato dalla redazione di Uomini e Trasporti e in uscita in anteprima martedì 17 giugno a Bologna.

Polizze Rc auto: +12,6% in due anni nonostante il calo degli incidenti

L’Osservatorio Federtrasporti segnala un incremento medio del 12,6% dei costi Rc autoper i mezzi pesanti tra il 2023 e il 2025, arrivando a 0,134 euro al km per un veicolo che percorre 100.000 km all’anno. Un rincaro più marcato rispetto alla media nazionale registrata dall’Ivass (+10,1% dal 2022 al 2024), nonostante un dato confortante: il numero di morti in incidenti stradali che coinvolgono camion è calato del 32,5% nel 2023, anche grazie all’introduzione progressiva dei sistemi Adas, obbligatori dal luglio 2024.

Furti di merce: la nuova piaga del trasporto merci in Italia

Ma la vera emergenza si consuma in silenzio sulle strade: i furti di carico. A pesare sono diversi fattori: una cronica mancanza di aree di sosta sicure (solo 1 parcheggio ogni 289 camion, secondo Uomini e Trasporti: la rivista di riferimento per l’informazione politica e tecnica nel settore dell’autotrasporto), la scarsa videosorveglianza e una rete autostradale ad alta densità di traffico commerciale, soprattutto nelle zone di Milano, lungo l’A1, A4, A50 e A64.

A rendere la situazione ancora più critica sono le infiltrazioni della criminalità organizzata, come evidenziato nell’Organised Crime Index, nella filiera logistica e la posizione geografica dell’Italia, principale porta d’ingresso per molte rotte europee. I settori merceologici più colpiti dai furti sono: alimentare, moda, abbigliamento e prodotti farmaceutici.

Sicurezza sul lavoro: un settore ad alto rischio

Il settore trasporto e magazzinaggio è anche il secondo in Italia per infortuni mortali sul lavoro. Lo attesta l’Inail che nell’ultimo bollettino semestrale disponibile (ottobre 2024), colloca in questo settore 131 decessi nel 2023 che rappresentano il 17,2% del totale dei lavoratori che hanno perso la vita. Un risultato pesante che viene subito dopo il 24,5% rappresentato dall’edilizia.

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