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Træna Festival, uno degli eventi culturali più remoti al mondo

Photo by Gerardo Iannacci

Træna Festival ha origine in un remoto arcipelago norvegese di straordinaria bellezza naturale, a 33 miglia nautiche dalla costa nei pressi del Circolo Polare Artico intorno ad esso c’è solo il Mar di Norvegia, davvero un luogo affascinante dove organizzare un evento culturale.

C’è una forte probabilità di pioggia essendo il festival organizzato nel nord della Norvegia ma le condizioni atmosferiche non sono così importanti, è la vibrazione del luogo, la romantica e remota natura dello stesso arcipelago che rende questo avvenimento culturale così intrigante come ben pochi altri al mondo.

Il Festival di Træna ha già attirato verso sè attenzione e riconoscimento proveniente da numerosi giornali di fama mondiale, uno tra tutti, il New York Times lo ha definito “Il festival più bello e remoto al mondo”, non sembra davvero un titolo da sottovalutare.

Sull’arcipelago di Træna vivono alcune centinaia di persone e una volta all’anno questo esclusivo festival è organizzato con poco più di 2000 biglietti disponibili, la popolazione dell’isola aumenta di circa 10 volte con stampa specializzata che arriva al festival da tutto il mondo.

Improvvisamente la gente del posto si sente parte di una comunità molto più ampia per un fine settimana: i Norvegesi mettono a disposizione anche una sauna pubblica gratuita sull’isola di Husøy, è sufficiente chiedere indicazioni per sapere dove si trova!

Una cosa da menzionare fra tutte è il fenomeno del Sole di Mezzanotte, che sembra quasi tanto luminoso quanto lo è a mezzogiorno, uno spettacolo nordico che è possibile apprezzare ancora di più ai confini remoti dell’arcipelago di Træna, e per via di questa meraviglia naturale è consigliato portare una maschera per meglio dormire nelle “ore notturne”.

Concerti in cui suonano principalmente artisti pop scandinavi (anche se di volta in volta si esibiscono anche artisti internazionali, Manu Chao ci ha suonato per 2 volte!) si svolgono in molti luoghi diversi: nell’area principale del festival che si trova in posizione centrale sull’isola di Husøy, in una piccola chiesa, all’interno di una cappella su una collina con una vista oceanica mozzafiato.

C’è anche la possibilità di assistere ad un concerto in cima ad una montagna oppure in una suggestiva caverna preistorica: per l’edizione del 2018 in concerti di natura maggiormente sperimentale sono state suonate canzoni in Inglese ed in Sami (antica lingua degli aborigeni Scandinavi).

Per assistere ad entrambi i concerti si deve fare un brevissimo tragitto in traghetto verso un’altra “grande” isola dell’arcipelago che si chiama Sanna, attraversare un tunnel buio illuminato da candele per vedere il primo, e dopo aver fatto una difficile escursione (che è come fare una passeggiata per i norvegesi ma che in realtà non è affatto così facile) come ricompensa è possibile godere del momento clou dell’intero festival.

Ascoltare un concerto in un’enorme cavità naturale nella montagna è una meravigliosa esperienza di per sé, la tranquillità del paesaggio, le vibrazioni di millenni che sono passati in quel luogo e la musica si fondono insieme per sopraffare gli spettatori in un’esperienza multisensoriale che nessuna delle persone nel pubblico potrà mai più dimenticare.

Un modo per arrivare al festival è prendere il treno da Oslo a Mo i Rana, quindi da lì un autobus per Stokkvågen e infine un traghetto che impiega da 2 a 5 ore a seconda delle condizioni meteorologiche. Quando finalmente si riesce ad arrivare al piccolo porto di Husøy c’è un cartello che fa i complimenti ai visitatori: “Ce l’avete fatta, gente del mare!” E questo dice molto sull’atmosfera generale di Trænafestivalen.

In poche parole, Træna Festival è l’evento che ogni amante della natura e della musica dal vivo dovrebbe mettere immediatamente sulla propria lista delle cose da fare durante la vita.

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