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Tour: Teunissen prima maglia gialla, beffato Sagan

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Gino Bartali resta ancora l’ultimo italiano a vestire la maglia gialla al primo giorno di Tour. Capitò nell’edizione del 1948. Da allora nessuno più, un curioso primato che Elia Viviani sognava di raggiungere quest’anno ma l’esito della prima tappa della Grande Boucle n.106 è stato più che deludente per lo sprinter italiano della Deceuninck-Quick Step che si è dovuto accontentare del nono posto nella volata di Bruxelles. Una volata complicata da una caduta nell’ultimo km che ha messo fuori gioco l’olandese Dylan Groenewegen, uno dei favoriti per la vittoria, e fatto volare contro le transenne anche Geraint Thomas (per fortuna senza grosse conseguenze). A vincere è stato il ventiseienne belga Mike Teunissen della Jumbo-Visma, che nei suoi compiti aveva quelli specifici di tirare lo sprint al suo capitano Groenewegen e che si è trovato all’improvviso a giocare un ruolo da protagonista combattendo contro Peter Sagan e bruciandolo sul traguardo per pochi centimetri. Tra i tanti battuti Vip anche Caleb Ewan giunto terzo.

Una caduta a 18 km dall’arrivo ha rischiato di chiudere all’esordio il Tour di Jacob Fuglsang, che nelle scommesse dei bookmakers è il terzo favorito per la vittoria finale, alle spalle dei due super gettonati Thomas e Egan Bernal. Il danese, con la forza e la determinazione che lo caratterizza, è rimontato in sella inscenando un inseguimento feroce per riagganciare il gruppo con dentro tutti i migliori. Un’azione riuscita ma dispendiosa, con il ginocchio dolorante, che potrebbe condizionare la sua cronometro a squadre di oggi, sempre nella location belga di una Bruxelles in festa che il Tour ha scelto come teatro d’avvio di questa edizione per celebrare il cinquantenario della prima vittoria in giallo di Eddy Merckx, un autentico marziano sceso sulla Terra in quel luglio lontano del 1969 mentre l’uomo metteva per la prima volta piede sulla Luna.

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