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Tour: Alaphilippe in giallo, Nibali flop

FIRSTonline

I francesi li chiamano “baroudeurs”, quei corridori che non sono tanto veloci per sprintare e nemmeno tanto forti per competere sulle salite: autentici “avventurieri” del pedale la cui unica chance di vittoria è affidata al tentare tutte le volte di entrare nella fuga giusta. Ma nel ciclismo d’oggi la fuga che riesce è sempre più rara. Ma quando si scatena Thomas De Gendt, che è il più formidabile baroudeur in circolazione, l’impresa è sempre possibile. E quella di ieri è stata davvero straordinaria con il belga in fuga per quasi 200 chilometri prima con tre compagni d’avventura – Terpstra, Kung e De Marchi – poi assieme all’italiano fino a resistere da solo nel finale all’inseguimento furioso della coppia che sta facendo sognare i francesi: Julian Alaphilippe, di nuovo in maglia gialla, e Thibaut Pinot, che sull’ultima “cote” avevano piantato in asso il gruppo dei migliori. 

“Un’impresa alla Merckx”, l’ha definita Riccardo Magrini, ex ciclista e oggi popolare commentatore di Eurosport. De Gendt è uno dei più assidui animatori di fughe nelle grandi corse a tappe: il più delle fallisce ma avendo una marcia in più rispetto a tanti altri, è anche capace di vittorie indimenticabili come quella sullo Stelvio nel Giro del 2012, quello vinto a sorpresa dal canadese Ryder Hesjedal su Rodriguez in cui De Gendt grazie alla fuga di quel giorno per lui memorabile finì terzi sul podio.De Gendt ha impressionato ma non è stato il solo a impreziosire una tappa bellissima ed emozionante: il finale di Alaphilippe e Pinot è stato classe e adrenalina insieme. Un binomio che alla vigilia della festa nazionale del “Quatorze Juillet” ha scatenato l’entusiasmo dei francesi che mai come quest’anno si sentono dentro la partita per rivincere il Tour che da 34 non vede un transalpino in maglia gialla a Parigi.

La classifica a pochi giorni dall’esame dei Pirenei vede Alaphilippe tornare in maglia gialla e Pinot guadagnare preziosi 28” su Thomas, Bernal e gli altri big, grazie anche gli abbuoni per il secondo posto a 6” Da De Gendt e per i 2” ottenuti all’ultimo Gpm. Tappa complicata per Thomas che è caduto insieme ad altri compagni della Ineos e che ha dovuto spendere non poche energie per rientrare in gruppo. Forse anche per questo non ha saputo reagire allo scatto bruciante di Alaphilippe cui ha risposto alla grande il solo Pinot. Con il gruppo di Thomas, Bernal, Quintana c’era anche Ciccone che se ha perso la maglia gialla ha comunque confermato di esserci.

Sui Pirenei su capirà meglio quale ruolo potrà giocare il corridore abruzzese che ormai è l’unico italiano nei quartieri della classifica dopo la débâcle di Nibali, che é scoppiato sull’ultima “cote” arrivando al traguardo assieme a Bettiol a 4’25” da De Gendt. Lo Squalo è precipitato in classifica al 28esimo posto a 6’18” da Alaphilippe.  Nuova classifica che vede Ciccone – maglia bianca di migliore giovane – scendere al secondo posto a 23” dalla maglia gialla mentre Pinot sale al terzo a 53” con un vantaggio di 19” su Geraint Thomas e di 23” su Bernal.

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