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Telecom Italia, fuori in 4.500 nel 2018 con la Fornero

FIRSTonline

Telecom Italia, nuovi dettagli per il piano esuberi. Nel 2018 potrebbero essere 4.500 i dipendenti ad uscire tra esodi incentivati, prepensionamenti in base alla Legge Fornero e nuove assunzioni. Lo scrive il Messaggero a una settimana esatta dall’incontro con i sindacati, fissato per giovedì 18 gennaio.

E’ in quella occasione che si avvierà la trattativa sugli esuberi che l’azienda, è bene ricordarlo, intende concludere con un accordo con il sindacato. Ma guardiamo i numeri che avranno di fronte i rappresentanti dei dipendenti: circa 4.500 dipendenti dovrebbero lasciare il gruppo quest’anno utilizzando la Legge Fornero mentre altri 3.000 circa – grazie allo strumento della “solidarietà espansiva” – dovrebbero lasciare il posto a nuovi assunti. In questo modo verrebbe favorito il ricambio generazionale previsto dal piano triennale definito dall’Ad Amos Genish. L’azienda avrebbe intenzione di utilizzare – in continuità con il percorso avviato dall’ex Ad Flavio Cattaneo – tutti gli strumenti giuridici messi a disposizione dalla normativa. Il che farebbe levitare il numero delle uscite fino anche a 11.000-12.000 persone, compensate però da 3 mila nuovi ingressi. Per gestire il piano, Telecom Italia metterebbe sul piatto una dote di 700-800 milioni.

L’obiettivo del piano è di accelerare il turnover generazionale e la digitalizzazione dei processi per dotarsi degli strumenti necessari a rinnovare l’offerta ai clienti e il business. Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi del piano tengono conto anche della “solidarietà espansiva”, come si diceva, ovvero della riduzione di potenziali 10-20 minuti al giorno dell’orario di lavoro per sostenere le nuove assunzioni. Vi è inoltre l’articolo 4 della Fornero: la Legge di bilancio ha ampliato fino a 7 anni l’isopensione, una misura di prepensionamento introdotta dalla Legge Fornero che consentiva ai dipendenti di anticipare l’uscita dal lavoro legata a motivi di esubero, sino a un massimo di 4 anni.

L’isopensione è una prestazione a sostegno del reddito, e non una pensione anticipata, anche se corrisponde all’importo della pensione, tranne i contributi figurativi versati dal datore di lavoro per il periodo di esodo. Previsto anche l’accreditamento dei contributi previdenziali spettanti sino alla data di maturazione dei requisiti per la pensione.

requisiti per beneficiare dell’isopensione sono:

  • essere occupato in azienda con più di 15 dipendenti,
  • essere a 7 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione,
  • la presenza di un accordo sindacale aziendale in materia,
  • la conclusione di un ulteriore accordo con l’impresa, con cui si fornisce il consenso alla cessazione del rapporto.

 

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