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Spread, Btp ed euro ai minimi e un po’ di respiro in Borsa dopo il rally

MARCHIONNE ALZA IL PREZZO DELLA FERRARI. AZIMUT FA UN REGALO AI SOCI. BTP SUPERSTAR

Poche emozioni per Piazza Affari al termine di una giornata finanziaria dominata dalle trimestrali e dal nuovo exploit dei titoli di Stato. L’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,11%. Parigi cede lo 0,1% come Francoforte, mentre Londra avanza dello 0,7%. Recupera Wall Street: l’indice Dow Jones é in rialzo dell’1,1%, l’S&P 500 dello 0,92%, Nasdaq +0,50%. In evidenza le banche. Goldman Sachs, Morgan Stanley e JPMorgan Chase mettono a segno rialzi tra l’1 e il 4%.

Il rendimento del BTP è sceso su nuovi minimi storici all’1,05%. Lo spread nei confronti dei Bund ha sfondato al ribasso quota 90. Ha avuto grande successo l’asta dei titoli con scadenza tre anni, sette anni e trent’anni, per un ammontare complessivo di 7,5 miliardi di euro. La domanda è stata molto forte, soprattutto per il titolo triennale, assegnato ad un rendimento record dello 0,15%, 30 punti base in meno rispetto all’ultima emissione di questa scadenza avvenuta in febbraio. Il bond a 30 anni è stato collocato all’1,86%, da 3,29%.

Il Tesoro valuta il lancio, via sindacato, di un nuovo Btp a 15 anni la prossima settimana. L’euro rimbalza sul dollaro a 1,061 da 1,054 della chiusura di ieri sera. A Milano Generali perde il 4,6% dopo avere diffuso stamattina i risultati del 2014: a fronte di un utile in linea con le attese e un dividendo salito del 33% a 0,60 euro, pesa un dato ritenuto deludente sull’indice di solidità patrimoniale Solvency II. Fra le banche proseguono gli acquisti sulle popolari. Stamattina la Camera ha approvato a larga maggioranza (290 contro 149) la conversione in legge del decreto che riforma le banche popolari, la palla passa al Senato.

Avanza Pop.Milano +4% davanti a Pop.Emilia +1,8%. Unicredit, in attesa del consiglio sulla designazione dei vertici, sale dell’1,3%, Intesa +0,8%. Monte Paschi +0,4%. La maglia rosa di giornata spetta a Azimut +5%. Nonostante il calo dell’utile del 41% a 92 mln di euro a causa degli oneri fiscali straordinari per 105 mln legati al contenzioso con l’Agenzia delle entrate, il gruppo distribuirà un dividendo di 0,78 euro, battendo le stime del consenso degli analisti (0,59 euro).

Fra le utility, Snam, dopo un avvio al rialzo chiude sulla parità nel giorno della diffusione dei dati del 2014. Enel è in calo dello 0,9%. Frena Telecom Italia -0,4%: ieri ha guadagnato oltre il 7%. Tra i petroliferi, salgono Saipem +0,5% e Tenaris +1%. Arretra Eni -0,4%. E’ proseguito il rialzo di Fiat Chrysler +1,6%. “Ferrari vale di più di 7 miliardi, non me ne faccio niente di 7 miliardi”. Così Sergio Marchionne ieri a Ginevra, a margine dell’assemblea di Sgs.

Pirelli, dopo il balzo di mercoledì, perde lo 0,2%. Arretra anche Finmeccanica -0,8%, dopo il balzo di mercoledì oltre il 5%. Stm perde il 3,3%, a ruota dell’allarme ricavi lanciato da Intel: il primo produttore al mondo di chip per computer ha detto che le vendite del trimestre in corso arriveranno a 12,8 miliardi di dollari, contro i 13,7 miliardi previsti.

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