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Spagna, dopo la vittoria elettorale Rajoy subito alle prese con la crisi dei mercati

Dopo la vittoria nelle elezioni spagnole, è subito tempo di lavoro per la coalizione vincente del partito popolare e per il suo leader Mariano Rajoy, neo presidente del Consiglio iberico.

La vittoria di ieri infatti non è riuscita oggi a calmare i mercati e Rajoy è già sotto pressione per porre fine alle incertezze e fornire rapidi dettagli sulle sue politiche per combattere la più grave crisi economica da decenni a questa parte.

I popolari hanno riportato la maggiore vittoria elettorale in 30 anni, con gli elettori che hanno punito invece il governo socialista uscente per una crisi che ha portato il tasso di disoccupazione spagnolo al 20%, il più alto d’Europa. Per i socialisti, finita l’era dello zapaterismo, è una sconfitta storica, senza precedenti: neanche nel 2000, nelle elezioni vinte dal conservatore Aznar, avevano ottenuto così pochi seggi.

La Spagna è il quinto Paese europeo a cambiare governo in conseguenza della diffusione della crisi, dopo Grecia, Portogallo, Irlanda e Italia.

“Arrivano tempo difficili”, ha detto Rajoy, 56 anni, ai sostenitori nel suo discorso per celebrare il risultato. Ma ora i mercati finanziari vogliono sapere come aggredirà il forte deficit pubblico che minaccia di costringere la Spagna, quarta economia della zona euro, a ricorrere al salvataggio finanziario. “La voce della Spagna deve essere di nuovo rispettata a Bruxelles e Francoforte… Smetteremo di essere parte del problema e diventeremo parte della soluzione”, ha ancora detto Rajoy, che però entrerà in carica non prima del 20 dicembre.

Sul leader della destra aumentano le pressioni perché dica qualche parola sulle misure di austerità a cui pensa, che si ritiene saranno profonde e dolorose, per calmare i mercati. Per il momento, però, dalle sede del partito non si attendono dichiarazioni.

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