Snam alza il velo sui conti del primo trimestre 2024. Nonostante una leggera diminuzione nei ricavi totali (-1,9%), l’azienda ha registrato una significativa crescita nei ricavi regolati nel settore delle infrastrutture del gas (+22,6%). L’utile netto adjusted è in crescita (+11,3%), trainato dalla performance positiva dell’ebit. In forte aumento anche l’ebitda (+17,8%), principalmente grazie al settore delle infrastrutture del gas. Gli investimenti hanno fatto segnare un balzo del 47,5%, con un focus particolare sul potenziamento dei terminali di Ravenna e Piombino nel settore del gas.
Guardando al futuro Snam ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il 2024, con investimenti previsti per 3 miliardi di euro, di cui la maggior parte destinati alle infrastrutture del gas. La Rab tariffaria dovrebbe raggiungere i 23,8 miliardi di euro, e anche l’ebitda adjusted e l’utile netto adjusted sono rivisti in forte crescita.
“I risultati del primo trimestre 2024 sono molto positivi, con gli investimenti e i principali indicatori in grande crescita, sia per le attività nazionali che per quelle delle nostre associates, a fronte di uno scenario di perdurante volatilità a livello globale. I solidi risultati ottenuti e la visibilità del nostro business ci consentono di migliorare la guidance 2024 di ebitda e utile netto, con una significativa accelerazione sugli obiettivi previsti dal nostro piano industriale”, ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.
Tutti i numeri dei primi tre mesi del 2024 di Snam
Per quanto riguarda i ricavi totali, al netto dei costi energetici, essi sono stati pari a 895 milioni di euro, registrando una diminuzione di 17 milioni di euro (-1,9%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Nello specifico, i ricavi regolati nel business delle infrastrutture del gas hanno sperimentato una robusta crescita (+147 milioni di euro; +22,6%), mentre quelli non regolati sono rimasti stabili. Al contrario, i settori legati alla transizione energetica hanno registrato una flessione nei ricavi (-162 milioni di euro; -65,3%), principalmente a causa della conclusione dei progetti di efficienza energetica residenziale nel 2023.
L’utile netto adjusted nel primo trimestre del 2024 ha raggiunto i 335 milioni di euro, segnando un aumento dell’11,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo incremento è stato trainato principalmente dalla crescita dell’ebit, mitigato in parte dall’aumento degli oneri finanziari netti e delle imposte sul reddito.
L’ebitda nei primi tre mesi del 2024 è stato di 703 milioni di euro, registrando un incremento del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo aumento è stato trainato dalla crescita nel settore delle infrastrutture del gas, sebbene sia stato parzialmente mitigato dai maggiori costi fissi dovuti all’entrata in funzione dell’impianto Fsru di Piombino.
L’utile operativo nel primo trimestre del 2024 è stato di 450 milioni di euro, evidenziando un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, questo incremento è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti e svalutazioni relativi al settore del trasporto del gas naturale.
Gli oneri finanziari netti hanno raggiunto i 78 milioni di euro, mostrando un incremento di 36 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023, principalmente a causa dell’aumento del costo medio del debito netto.
I proventi netti da partecipazioni sono stati pari a 75 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo del 2023 (+1,4%). Infine, il flusso di cassa operativo, di 419 milioni di euro, ha in gran parte finanziato gli investimenti netti del periodo, ma ha generato un free cash flow negativo di 112 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto è aumentato di 523 milioni di euro rispetto a fine 2023, raggiungendo i 15.793 milioni di euro.
Gli investimenti
Nel primo trimestre del 2024, gli investimenti complessivi hanno raggiunto i 462 milioni di euro, registrando un aumento del 47,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo notevole balzo in avanti è stato prevalentemente guidato dagli investimenti nel settore delle infrastrutture del gas, con particolare rilievo per gli interventi di potenziamento dei terminali di Ravenna e Piombino. Di questi finanziamenti, il 55% è stato destinato a progetti di sviluppo sostenibile, mentre il 34% è stato allineato agli standard della Tassonomia Europea.
Esaminando più da vicino i settori di attività, emerge che una fetta consistente, pari a 319 milioni di euro, è stata canalizzata nel settore del trasporto, segnando un robusto aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Allo stesso modo, i settori dello stoccaggio e della rigassificazione hanno visto un incremento nei finanziamenti, con rispettivamente 46 milioni di euro e 82 milioni di euro investiti. Da notare anche gli investimenti di 10 milioni di euro nel settore della transizione energetica.
Snam rivede al rialzo la guidance
Sulla base dei risultati del primo trimestre, Snam ha rivisto al rialzo le sue previsioni per il 2024, con investimenti previsti per 3 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi destinati alle infrastrutture gas e 0,2 miliardi alla transizione energetica. La Rab tariffaria dovrebbe ammontare a 23,8 miliardi di euro. L’ebitda adjusted è proiettato a superare i 2,75 miliardi di euro, mentre l’utile netto adjusted dovrebbe avvicinarsi a 1,23 miliardi di euro. Il debito netto dovrebbe stabilizzarsi intorno ai 17,5 miliardi di euro.
Eventi recentI
Snam ha esercitato il diritto di prelazione per aumentare la sua quota in Adriatic LNG al 30% e ha visto due progetti, SoutH2Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network, confermati come Progetti di Interesse Comune dall’Unione Europea. Inoltre, ha emesso con successo un bond da 750 milioni di euro a tasso variabile.
La finanza sostenibile è arrivata all’84% delle emissioni di bond, consentendo al gruppo di ricevere per il secondo anno consecutivo il premio “Transition Bond of the Year” da Environmental Finance.
Rigassificazione di gnl e stoccaggio
Nel primo trimestre del 2024, i volumi di rigassificazione hanno segnato una robusta crescita, toccando la cifra di 1,24 miliardi di metri cubi, rappresentando un aumento di 0,36 miliardi di metri cubi rispetto allo stesso periodo del 2023 (+40,6%). Questo aumento è stato trainato principalmente dall’entrata in funzione dell’impianto Fsru di Piombino, operativo dal luglio 2023, che nel primo trimestre del 2024 ha rigassificato un totale di 0,74 miliardi di metri cubi, con 8 discariche da navi metaniere.
La capacità totale di stoccaggio gestita da Snam al 31 marzo 2024 ha raggiunto il massimo storico in Europa, pari a 16,7 miliardi di metri cubi, includendo lo stoccaggio strategico. Le riserve di gas naturale al 31 marzo 2024 presso gli impianti di stoccaggio controllati da Stogit, una controllata di Snam, ammontavano a circa 5,2 miliardi di metri cubi. A ciò si aggiungono i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico, con una percentuale di riempimento a fine marzo del 60%.
Dal mese di febbraio 2024, Edison e Snam hanno avviato trattative esclusive, tuttora in corso, per la potenziale acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio Spa. Quest’ultima gestisce tre impianti di stoccaggio di gas naturale situati a Cellino (Te), Collalto (Tv) e San Potito e Cotignola (Ra), con una capacità totale di circa 1 miliardo di metri cubi all’anno.