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Smart, il grande ritorno della Fortwo: in arrivo la nuova #2 nel 2026

Ufficio Stampa Smart

Niente pensione, la citycar compatta per eccellenza è pronta a rientrare in scena. Smart ha annunciato lo sviluppo della nuova smart #2, erede elettrica della fortwo che nel 1998 cambiò per sempre il modo di vivere l’auto in città. Dopo l’addio nel 2024, che aveva lasciato un vuoto non solo tra gli automobilisti ma anche nelle strategie del marchio, la due posti più amata tornerà sul mercato. La première mondiale è fissata per la fine del 2026 e l’Europa sarà il palcoscenico principale.

Dietro il nome in codice “project: two” si nascondeva la decisione che molti aspettavano. Superata la fase di valutazione, la smart #2 entra nello sviluppo finale. Sarà 100% elettrica, ultracompatta, intelligente e sostenibile, con l’ambizione di riportare in gamma l’essenza della fortwo in una versione aggiornata e al passo coi tempi.

“Il lancio della smart #2 rappresenta un momento decisivo per il marchio a livello globale” ha dichiarato Dirk Adelmann, ceo di smart Europe, ricordando che il nuovo modello darà forma a una nuova era della mobilità urbana, soprattutto nelle città simbolo del brand come Roma e Parigi.

Smart #2: design Mercedes, produzione cinese

Per ora niente immagini ufficiali, se non una teaser evocativa: la silhouette della #2 proiettata su un muro romano, quasi a ricordare che la capitale è stata la “smart city” per eccellenza. Lo stile è affidato al team Mercedes-Benz, mentre la produzione avverrà in Cina, sotto l’ombrello di Geely, non senza incognite sui dazi europei che pendono come una spada di Damocle sulle elettriche d’importazione.

Il ritorno di Smart Fortwo, perché tornare indietro?

La scelta di resuscitare la due posti non è solo nostalgia. Negli ultimi anni, la strategia di smart ha puntato in alto, letteralmente, con i Suv elettrici #1, #3 e #5. Ma i numeri non hanno convinto. Le vendite non hanno raggiunto gli obiettivi, soprattutto nei mercati chiave come l’Europa, dove la concorrenza asiatica e l’ondata di nuove elettriche compatte hanno reso il terreno scivoloso.

La #1 e la #3, pensate per ampliare la clientela con modelli più grandi e premium, non hanno mai avuto lo stesso richiamo della fortwo. La #5, enorme e quasi paradossale rispetto alla filosofia originaria del marchio, ha mostrato i limiti di questa strategia con più margini per auto grandi, ma meno identità. E così Smart ha deciso di tornare alle origini, là dove era nata la sua leggenda: nel segmento A urbano.

Smart Fortwo: un’eredità lunga 27 anni

La storia della Smart fortwo è lunga quasi tre decenni e attraversa tre generazioni molto diverse tra loro. La prima, lanciata nel 1998, era lunga appena due metri e mezzo e si impose subito come un oggetto fuori dal comune, con il telaio Tridion e un design mai visto prima. Poi arrivò la seconda generazione, dal 2007 al 2014, più spaziosa e con motori più potenti, che trasformò la fortwo in una vera icona urbana, amatissima soprattutto nelle grandi città europee.

Infine, dal 2014 al 2024 arrivò la terza generazione, frutto della joint venture con Renault, che segnò il debutto dell’elettrico con la EQ fortwo e accompagnò il modello fino al pensionamento definitivo. Ma quella che sembrava una fine era, in realtà, solo un arrivederci.

Nuova Smart #2, prezzo e autonomia: le prime indiscrezioni

I dati tecnici restano riservati, ma le indiscrezioni parlano di un’autonomia ben superiore ai 135 km garantiti dall’ultima fortwo elettrica, abbastanza per muoversi agilmente anche oltre il perimetro cittadino. Non mancherà, come da tradizione, una versione più sportiva firmata Brabus.

Sul fronte prezzi, la strategia sembra quella di restare sotto la soglia psicologica dei 20 mila euro, in linea con le nuove citycar elettriche attese dal 2027. Una mossa necessaria per non ripetere gli errori recenti e sfidare soprattutto le low cost cinesi.

Dalla rivoluzione al rilancio

Quando debuttò nel 1998, la smart fortwo non fu solo un’auto: fu una rivoluzione. Due soli posti, dimensioni microscopiche e la libertà di infilarsi dove nessun’altra riusciva.. Oggi, quasi trent’anni dopo, quella filosofia rinasce con la smart #2. Ma il ritorno non è solo nostalgia, è un rilancio di identità. Perché senza una citycar compatta e agile, il marchio rischiava di smarrire la propria ragion d’essere. E se i modelli a benzina resteranno sempre i più amati dai nostalgici, la nuova versione elettrica promette di conquistare di nuovo Roma, Milano e Parigi con una vettura davvero “smart”, di nome e di fatto.

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Categories: Economia e Imprese