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SFIDA SCUDETTO – La Roma sogna il derby del sorpasso e la Juve la rivincita a Napoli

Le trappole sono pronte, ora non resta da vedere se Juventus e Roma (o una delle due) cadranno nelle rispettive imboscate oppure saranno in grado di superarle. La 18° giornata ci regala due incroci pericolosissimi tra le prime quattro della classe, il che potrebbe avere conseguenze pesanti sul proseguo del campionato. Si parte con Roma-Lazio (ore 15), partita che, dopo tanto tempo, torna ad offrire spunti che vanno al di là della supremazia cittadina.

Le squadre della Capitale infatti sono divise da 9 punti, tanti ma non tantissimi con oltre un girone ancora da giocare. “Il derby è sempre una partita particolare, faremo di tutto e anche di più per vincerlo – le parole di Garcia. – L’obiettivo però non è quello di avere la supremazia cittadina bensì di essere primi in campionato. Speriamo di esserlo dopo questa giornata…”. C’è tanta carica sul fronte giallorosso ma anche la sponda laziale non scherza. “Non firmerei per il pareggio nella maniera più assoluta – il pensiero di Pioli. – La nostra mentalità è di vincere sempre, vogliamo mantenere il terzo posto e non credo che loro abbiamo più da perdere rispetto a noi”.

Difficile dar torto al tecnico biancoceleste, anche se in casa Roma si respira l’aria della grande occasione. Con la Juventus impegnata a Napoli la possibilità del sorpasso è grossa, ecco perché fallirla potrebbe avere effetti devastanti sull’ambiente. I giallorossi poi non vengono da un momento esaltante: nelle ultime tre partite hanno segnato solo tre gol, inoltre sono stati al centro di numerose polemiche. “Non perdo tempo con queste cose puerili” ha glissato Garcia, finora imbattuto nel derby capitolino. “L’anno scorso era diverso, il match arrivava dopo la finale persa di Coppa Italia – la puntualizzazione del tecnico. – Allora ci serviva più per questioni emotive, oggi guardiamo entrambe alla classifica”.

Per avere la meglio sui cugini la Roma punterà sul solito 4-3-3, con De Sanctis in porta, Maicon, Manolas, Astori e Holebas in difesa, Pjanic, De Rossi e Nainggolan a centrocampo, Florenzi, Totti e Iturbe in attacco. Ancora panchina per Destro, al centro di un vero e proprio intrigo di mercato con il Milan. “Non si muoverà da qui” ha affermato Garcia con decisione ma il caso è tutt’altro che chiuso. Sul fronte Lazio ci sono grandi dubbi di modulo e formazione. Pioli infatti, nonostante l’ottima prova con la Sampdoria, sta pensando di lasciare il 4-3-3 e passare al 4-2-3-1, il che permetterebbe l’impiego contemporaneo di Candreva, Mauri e Felipe Anderson. Là davanti poi è solito ballottaggio tra Djordjevic e Klose, con il serbo leggermente favorito.

Alle 20.45 poi l’attenzione si sposterà sul San Paolo, dove andrà in scena Napoli-Juventus. Partita da sempre carica di rivalità, ancor più dopo la Supercoppa di Doha che ha visto gli azzurri prevalere sui bianconeri. Impossibile fare pronostici: la Juve ha sicuramente qualcosa in più ma il Napoli, nelle partite secche, può battere chiunque. E poi c’è l’effetto San Paolo da tenere in considerazione: la Signora infatti non vince a Fuorigrotta dal 30 settembre 2000 (1-2 con gol di Kovacevic e Del Piero), da allora 4 pareggi (uno in Coppa Italia) e 5 vittorie per gli azzurri.

“Magari questa sarà la volta buona per sfatare il tabù – ha ammesso Allegri in conferenza stampa. – La partita di Doha ci ha visto concedere tante palle gol, però alla fine potevamo vincerla noi”. Al di là delle iniezioni di fiducia del tecnico l’ambiente bianconero è preoccupato: la Signora fa fatica, come dimostrano i 5 pareggi raccolti nelle ultime 6 partite. “Il campionato è lungo, non ho mai avuto la presunzione di vincerlo con 10 turni d’anticipo – ha glissato Allegri. – La Roma lotterà fino alla fine, lo sapevamo già ma noi siamo consapevoli dei nostri mezzi, non dobbiamo esaltarci o deprimerci”.

Il trappolone Napoli però fa paura anche perché gli azzurri sono di fronte all’ultima occasione per inserirsi nella lotta al titolo. “E’ giusto sognare, poi tocca a me dare il giusto equilibrio – il pensiero di Benitez. – Ora è meglio pensare a una partita alla volta, poi si vedrà”. Lo spagnolo sotto sotto ci crede anche perché il mercato gli ha regalato due giocatori importanti: Strinic (in ballottaggio con Britos) e Gabbiadini. “Abbiamo preso due ottimi elementi – ha gongolato il tecnico. – Ci serviranno per la seconda parte di stagione, vogliamo migliorare il rendimento dello scorso anno”.

Finora invece la campagna invernale non ha offerto nulla ad Allegri, nonostante lo stesso abbia più volte chiesto un trequartista e un difensore. Sneijder e Rolando si sono allontanati ma Allegri non è apparso preoccupato. “Comprare tanto per farlo non ha senso – ha spiegato. – A noi servirebbero solo giocatori di grande valore ma prenderli a gennaio non è facile”. E allora il tecnico toscano dovrà arrangiarsi con i suoi.

Al San Paolo sarà ancora 4-3-1-2 (scartata l’ipotesi di un ritorno alla difesa a 3) con Buffon in porta, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra in difesa, Marchisio, Pirlo e Pogba  a centrocampo, Vidal sulla trequarti alle spalle di Tevez e Llorente. Il Napoli risponderà con il solito 4-2-3-1 con Rafael in porta, Maggio, Koulibaly, Albiol e Britos (o Strinic) in difesa, Gargano e Lopez a centrocampo, Callejon, Hamsik e Mertens sulla trequarti, Higuain in attacco. Le trappole sono servite: riusciranno Juventus e Roma a superarle indenni?

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