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SFIDA SCUDETTO – Il duello ricomincia: la Roma a Bergamo e la Juve contro la Lazio

Dov’eravamo rimasti? Dopo due settimane di sosta il campionato ricomincia e, com’è giusto che sia, lo fa col botto. Si parte oggi con Lazio-Juventus e Atalanta-Roma, due sfide importanti e delicate che potrebbero incidere non poco sulla corsa scudetto, per arrivare poi al clou di domani sera con il derby di Milano. Il piatto odierno però basta e avanza a sfamare gli appassionati calciofili nostrani; in ballo c’è la testa della classifica, mica poco anche considerando che, tra pochi giorni, le duellanti si ritufferanno anche nella Champions League. In ordine cronologico toccherà prima alla Roma, impegnata in una trasferta storicamente difficile come quella di Bergamo (ore 18), ma è chiaro che i riflettori si accenderanno soprattutto all’Olimpico, dove la Juventus sarà chiamata a schivare la trappola Lazio (ore 20.45).

“Abbiamo il dovere di pensare solo a questa partita, non al Malmoe – il pensiero di Massimiliano Allegri -. I biancocelesti sono forti, possono davvero lottare per il terzo posto e inoltre saranno arrabbiati dopo la sconfitta di Empoli. Hanno tanta qualità, dovremo essere preparati a un match molto difficile”.

Oltre all’effettiva qualità della Lazio c’è un altro pensiero che turba il tecnico bianconero. Si tratta del post sosta, momento sempre difficile da gestire per le squadre che, come la Juve, hanno avuto giocatori in giro per il mondo praticamente fino a giovedì. <

Prima però, come detto in precedenza, toccherà alla Roma, peraltro punzecchiata in settimana proprio dallo stesso Allegri. “Se arriveranno secondi avranno fallito” la provocazione del tecnico bianconero, a cui il collega giallorosso ha risposto prontamente.

“Non abbiamo bisogno di dichiarazioni esterne per motivarci – la replica piccata da Trigoria -. Le nostre ambizioni non sono cambiate di una virgola: vogliamo la qualificazione in Champions e lo scudetto”. Ecco perché, tra stasera e martedì, non sono assolutamente ammessi errori. Si comincia da Bergamo, campo storicamente complicato per la Roma, che sul prato dell’Atleti Azzurri d’Italia ha vinto solo 16 volte su 52 partite. Anche l’anno scorso ci fu da faticare, con i giallorossi capaci di strappare il pareggio a tempo quasi scaduto (Strootman) dopo il vantaggio nerazzurro (Brivio) per l’1-1 finale.

“Ho detto ai miei giocatori che, da qui a Natale, ci aspettano sette finali – l’arringa di Garcia -. La prima è questa, poi toccherà alla Champions. Noi vogliamo vincere tutte le partite, come sempre”. I giallorossi ci proveranno anche senza Totti (squalificato, al suo posto Destro in un tridente con Iturbe e Ljajic), Maicon, Yanga Mbiwa e Castan, fermato da un cavernoma alla testa che lo costringerà a una delicata operazione.

“Siamo tutti con lui, dopo l’intervento tornerà al 200% a giocare con noi” il pensiero del tecnico francese, a cui si è aggiunto anche quello di Allegri. “Voglio fargli i miei auguri, spero di rivederlo in campo il prima possibile” le parole da Vinovo, all’insegna di fair play e sportività. Perché di fronte a certe cose, per fortuna, tutto il resto passa in secondo piano.

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