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Sfida scudetto: derby per la Juve, la matricola Spal per il Napoli

FIRSTonline

Altro giro, altra corsa. La sfida serrata per lo scudetto riparte dall’ennesima domenica di fuoco, che questa volta, almeno sulla carta, vede il Napoli favorito sulla Juventus. La sfida casalinga contro la Spal, infatti, sembrerebbe più agevole del derby della Mole che attende i bianconeri, peraltro reduci da un impegno europeo ben più spossante di quello dei rivali, se non altro per il modo in cui è stato affrontato. Sarà proprio la Signora a inaugurare la giornata nel lunch match contro il Torino (ore 12.30), impegno da non fallire altrimenti il rischio che il Napoli possa andare in fuga diventerebbe piuttosto concreto. “E’ un periodo importante sia per noi che per loro – ha confermato Allegri. – E’ un derby e come tale è difficile, ci vorranno testa, tecnica e fisicità. Mi aspetto un Toro che concederà poco visto che, da quando c’è Mazzarri, gioca meno aperto. Sarà una sfida equilibrata, dovremo essere bravi sugli episodi”. Il campionato come toccasana dopo il passo falso europeo: il tecnico bianconero non lo ammetterà mai spera vivamente possa essere così. Inutile negare infatti che il pari col Tottenham abbia lasciato più delusione che altro, in primis in lui che dopo Cardiff pensò addirittura di andarsene. 

“Abbiamo le stesse possibilità di passare di prima – ha glissato. – Un pari con una squadra come quella non può essere vissuto come una tragedia, se la Champions diventa un’ossessione allora non la si vincerà mai. Pensiamo solo al Torino, il resto lo vedremo poi”. E allora testa sul derby, che Allegri affronterà senza Mandzukic (febbre) ma con un Dybala finalmente a disposizione, anche se solo per la panchina. Il 4-3-3 bianconero vedrà Szczesny in porta (turnover con Buffon programmato, a detta del tecnico), De Sciglio, BenatiaChiellini e Alex Sandro in difesa, KhediraPjanic e Marchisio a centrocampo, Douglas Costa, Higuain e Bernardeschi in attacco. Mazzarri, sin qui imbattibile in casa (tre vittorie su tre al Grande Torino da quando ha sostituito Mihajlovic), risponderà con un 4-1-4-1 con Sirigu tra i pali, De Silvestri, N’KoulouBurdisso e Molinaro nel reparto arretrato, Rincon diga, Iago FalqueBaselliObi e Ansaldi in mediana, Belotti unica punta. Nel pomeriggio, a derby della Mole archiviato, toccherà invece al Napoli, che riceverà la Spal in un San Paolo esaurito (ore 15). Scenario molto diverso da quello europeo, dove 10 mila spettatori annoiati hanno assistito alla sconfitta contro il Lipsia e alla quasi eliminazione dalla coppa. 

Ko che ha scatenato molte polemiche su Sarri e sul suo snobismo europeo ma che non tocca il popolo azzurro, concentratissimo sulla Spal e su quello scudetto che non è più un sogno irrealizzabile. Sulla carta è una partita senza storia, tanto più che i ferraresi, lontano da casa, hanno realizzato la miseria di 6 punti in 12 gare. Il vero nemico dunque potrebbe essere l’ansia da prestazione, per quanto il Napoli abbia sin qui dimostrato di saperla gestire al meglio. Sarri, dopo il turnover di coppa, tornerà al 4-3-3 dei titolarissimi con Reina in porta, HysajAlbiolKoulibaly e Mario Rui in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, CallejonMertens e Insigne in attacco. Missione quasi impossibile per Semplici che comunque ci proverà con il solito 3-5-1-1 con Meret tra i pali, Salamon, Vicari e Felipe nel reparto arretrato, Lazzari, Viviani, Everton Luiz, Grassi e Costa in mediana, Kurtic sulla trequarti a supporto dell’unica punta Antenucci.  

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