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Serie A: la Lazio frena l’Inter, il Milan pareggia a Firenze

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Un punto per stoppare la crisi, ma l’Inter non sa più vincere. Contro la Lazio a San Siro la squadra di Spalletti non è andata oltre lo 0-0, ma quel che deve preoccupare di più è la clamorosa sterilità offensiva: nelle ultime sei gare ufficiali (comprese le due di Coppa Italia contro Pordenone e Milan), Icardi e
compagni sono andati a segno una sola volta (contro l’Udinese), mostrando grandi difficoltà nel riuscire a concretizzare una mole di lavoro comunque ben al di sotto di quanto era in grado di fare negli scorsi mesi.

E se non fosse stato per un grossolano errore di Felipe Anderson (destro a lato a porta quasi vuota)
e un paio di ottimi interventi di Handanovic, forse la Lazio avrebbe potuto portare a casa il bottino pieno. Per l’Inter solo un’ottima occasione di Perisic nel primo tempo e un tiro di Borja Valero nella ripresa, con l’arbitro Rocchi che prima ha concesso e poi tolto su suggerimento del Var un rigore alla Lazio per
fallo di mano di Skriniar (il pallone aveva però toccato prima il piede del difensore): “Dobbiamo arrivare a una quota di punti importante – ha commentato Spalletti nel post partita -, bisogna affrontare le partite come abbiamo fatto oggi, rischiando ma con grande convinzione e con la giusta mentalità.

L’Inter fino a questo momento ha fatto tanti punti e ha fatto un bel campionato”. Nel dopo gara c’è stato anche un botta e risposta con Simone Inzaghi a proposito del Var: “Diciamo che facendo due conti – ha detto l’allenatore della Lazio -, coi due punti di stasera sono sette i punti che ci mancano. Nulla toglie
a quello che stiamo facendo ma diciamo che questa Var con la Lazio non è fortunata. Il mio bilancio è assolutamente negativo perché toglie le emozioni del calcio: ormai dopo un gol non ci si abbraccia più”.

Gli ha risposto Spalletti: “Quello che ha detto lui lo commenteranno gli spettatori a casa e i giornalisti.
Io posso dire la stessa cosa o una cosa diversa ma quello che mi interessa è che l’Inter ha fatto una buonissima gara. Abbiamo avuto le stesse occasioni,  Strakosha ha fatto grandi parate su Borja Valero e su Perisic, ma non mi interessa ribattere quello che dicono gli altri. Io voglio solo fare i complimenti
ai miei giocatori”.

Una settimana fa il Milan, perdendo 2-0 in casa contro l’Atalanta, toccava il punto più basso della sua già travagliata stagione. Una settimana dopo eccolo in semifinale di Coppa Italia dopo aver eliminato l’Inter e con un punto in più in classifica dopo il pareggio di Firenze.

Un risultato ottenuto in rimonta, cosa nuova per i rossoneri che quest’anno mai erano riusciti a riprendere le redini di una gara dopo l’iniziale svantaggio. Il gol di Simeone (grave l’errore in marcatura di Bonucci) sembrava l’ennesimo segnale negativo, ma l’immediato pareggio di Calhanoglu ha ridato speranze ai rossoneri e un punto in classifica da tenersi stretto: “Non volevamo perdere perchè sapevamo quello che
abbiamo speso nel derby – ha detto Gattuso dopo la partita -. Qualche giocatore non era al top ma abbiamo fatto la gara che dovevamo fare.

Abbiamo rischiato pochissimo e per la prima volta siamo stati bravi a reagire e a pareggiare. Sono molto contento perché mi sta piacendo la mentalità di questo gruppo – ha sottolineato -. Non siamo bellissimi ma stiamo cominciando a fare le cose da squadra”.

Gattuso deve anche ringraziare Donnarumma. Questa volta non Antonio, protagonista nel derby di coppa, ma il più blasonato Gigio, che con un paio di parate importanti ha salvato la situazione: “La parata più difficile di questa sfida? Sicuramente l’uscita su Simeone – ha detto il portiere rossonero -, però
ringrazio tutta la squadra perchè in un momento difficile è sempre stata con me. Mio fratello protagonista del derby? Sono orgoglioso di lui perché si è fatto trovare pronto. Il mercato di gennaio? Ho 4 anni di contratto e sto benissimo al Milan”.

Alla soddisfazione rossonera risponde la delusione viola, con Stefano Pioli che recrimina in particolare sul mancato rosso a Romagnoli: “Abbiamo giocato solo noi – il suo commento -, abbiamo fatto la partita. È davvero un peccato non aver vinto. Il Var c’è e a volte prende decisioni giuste, ma oggi non è stato
così. Romagnoli era da rosso perché era ultimo uomo e anche per la violenza del fallo”.

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