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Scende l’inflazione in Cina e lo yen sfiora quota 107 dollari

L’indice regionale MSCI Asia Pacific arresta la sua caduta e sale per la prima volta da sei giorni, anche se il progresso, nel primo pomeriggio giapponese, è limitato allo 0,1%. Aiuta certamente anche la chiusura positiva di Wall Street, dove ierisera lo S&P500 ha cercato di reiterare l’assalto a quota 2000.

In Cina i prezzi al consumo registrano una dinamica del 2% sull’anno ad agosto: un rallentamento che fa pensare a un indebolimento della domanda che a sua volta – ritengono i mercati – spingerà a misure di sostegno, monetarie e di bilancio.

Anche i prezzi alla produzione sono deboli: per il 30esimo mese consecutivo la variazione sull’anno è stata negativa. La borsa di Shanghai sta salendo dello 0,5%, e così il Nikkei a Tokyo (+0,8%), con l’assist di un ulteriore deprezzamento dello yen che sfiora quota 107 (106,9 contro dollaro). 

Il dollaro ha ripreso a salire, sia contro yen che contro euro (1,29) che contro oro (1248 $/oncia). Anche il petrolio scende contro dollaro e quota 91,8 $/b (WTI  – il Brent segna 98,1). I futures azionari sono stabili su Wall Street e leggermente positivi su Londra.


Allegati: Bloomberg

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