L’inchiesta della Procura di Milano sulla cosiddetta “questione urbanistica” si allarga anche al sindaco Beppe Sala che, secondo il Corriere della Sera, sarebbe indagato con le accuse di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni (a sua volta indagato e per il quale la procura ha chiesto l’arresto), e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del “Pirellino”, la Torre Servizi Tecnici Comunali dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.
Cosa sta succedendo a Milano: l’inchiesta sull’Urbanistica
L’inchiesta riguarda una serie di presunti abusi commessi a Milano per accelerare la costruzione di nuovi palazzi in città, ma la vera “bomba” è esplosa mercoledì, giorno in cui la Procura di Milano ha chiesto all’Ufficio Gip gli arresti domiciliari per sei persone tra le quali nomi di spicco del capolouogo meneghino: l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, e l’ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, e Manfredi Cartella, fondatore e Ceo di Coima, gruppo che gestisce 10 miliardi di euro di capitali raccolti in 33 fondi presso un centinaio di investitori istituzionali come i fondi sovrani di Singapore, Qatar e Abu Dhabi. In totale gli indagati sono 21. Tra essi c’è anche l’architetto Stefano Boeri, già interdetto cinque mesi fa da incarichi e concorsi nella pubblica amministrazione.
A Milano si parla da mesi della cosiddetta “questione urbanistica” e l’inchiesta emersa ieri sarebbe collegata a quella che a marzo ha portato all’arresto dell’ex direttore dello Sportello Unico Edilizia comunale, Giovanni Oggioni, accusato di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso, nell’ambito delle indagini sulla costruzione di grossi palazzi trattati come ristrutturazioni di edifici molto più piccoli.
La morsa stretta dalla Procura di Milano racconta di un “sistema” di “speculazione edilizia selvaggia”, rimasto “indisturbato” per anni cambiando lo skyline di Milano.
L’’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, fino al 2021 dirigente comunale che già “si era trovato a decidere su interventi cruciali” sul fronte immobiliare, è accusato di concorso in corruzione, falso e induzione indebita. Per lui i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici hanno chiesto i domiciliari perché avrebbe dimostrato un “asservimento sistemico” a “società e gruppi finanziari”. Chiesti i domiciliari anche per Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima. “La trasparenza e la legalità sono fondanti per il nostro gruppo e per tutti noi, e avremo modo di affermarlo con determinazione”, ha spiegato l’imprenditore.
In più, richieste di carcere per Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione paesaggio fino ad aprile e definito dagli inquirenti “faccendiere” e “lobbista”, per Alessandro Scandurra, anche lui componente della Commissione, e ancora per l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone e Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S.
Le indagini sul sindaco Beppe Sala
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, secondo il Corriere, sarebbe accusato di “false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone” in riferimento all’attestazione di assenza di conflitti di interesse di Marinoni con costruttori o progettisti di lavori esaminati dalla Commissione. Per i pm, pur conoscendo quei conflitti, nel dicembre del 2024 Sala riconfermò Marinoni, già indagato, nel ruolo di presidente per il 2025/2029 dell’organismo, poi sciolto e tutt’oggi acefalo. Gli inquirenti esprimono la convinzione che “il sindaco sia stato indotto dall’assessore Tancredi a scegliere Marinoni come presidente della Commissione Paesaggio, conferendogli un potere da cui è pacifico che sia Tancredi per primo a trarre illeciti benefici, e nella consapevolezza che dalla Coima di Catella, così come da altri imprenditori, Marinoni riceva incarichi privati che lo condizionano nelle decisioni sugli interventi di loro interesse”
L’altra ipotesi su Sala è un concorso in “induzione indebita a dare o promettere utilità” intorno al progetto di Catella e Boeri sul “Pirellino”. Il grattacielo venne acquistato da Coima per essere riqualificato. Nella primavera del 2023, la Commissione Paesaggio diede parere negativo al progetto, considerato di impatto eccessivo, ma nei mesi successivi il parere negativo divenne meno netto, grazie – secondo le ipotesi della Procura – alle pressioni esercitate dalle società interessate e “mediate” dal sindaco Sala.
Sala rigetta le accuse
Sala, che ha detto di aver appreso di essere indagato dai giornali, ha fatto presente che “l’Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata”. In merito all’accusa riguardante il Pirellino, parlando al Corriere, il sindaco spiega: “L’abbiamo venduto nel 2019 e siamo ancora fermi. Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti. Altro che induzione, è stata una continua discussione perché non abbiamo mai trovato un accordo su quello che potevano fare”. Sulla nomina di Marinoni invece Sala dice: “La composizione della Commissione Paesaggio viene gestita da un’apposita struttura del Comune che seleziona i profili e decide i componenti. Il rapporto tra sindaco e commissione è praticamente nullo. Aggiungo che non ho mai avuto il numero di Marinoni.