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Saipem: male il 2015, nel 2016 torna l’utile

Anche se le quotazioni del petrolio viaggiano ancora sui minimi da oltre 10 anni, Saipem conferma gli obiettivi per il 2016: ricavi superiori a 11 miliardi di euro, Ebit oltre i 600 milioni e soprattutto ritorno all’utile netto per circa 300 milioni. Gli investimenti tecnici saranno di circa mezzo miliardo, mentre il debito netto – grazie al recente aumento di capitale da 3,5 miliardi – calerà sotto quota 1,5 miliardi.

“L’insieme del nostro portafoglio di attività solido e diversificato, dei progetti già in portafoglio ordini, delle ulteriori efficienze individuate e di una situazione patrimoniale rafforzata ci permette di confermare gli obiettivi delineati per il 2016”, ha detto l’ad Stefano Cao.

Quanto al 2015, si è chiuso con i ricavi in calo a 11,5 miliardi (dai 12,8 miliardi del 2014), un Ebit adjusted negativo per 254 milioni e un risultato netto in rosso per 806 milioni (in netto peggioramento dai -230 milioni del 2014). Il portafoglio ordini residuo è risultato pari a 15,84 miliardi mentre il debito netto ha raggiunto i 5,39 miliardi (dai 5,73 miliardi dello scorso 30 settembre).

“Nel quarto trimestre del 2015, abbiamo registrato un margine operativo di circa il 6%, grazie alla performance dell’E&C Offshore e alla conferma del break-even dell’E&C Onshore, nonché all’incisivo programma di taglio costi che ha supportato la redditività dell’azienda – ha aggiunto Cao – a valle dell’aumento di capitale e del rifinanziamento, Saipem potrà fare leva su una situazione patrimoniale più robusta, coerente con il momento storico che sta attraversando il settore petrolifero”.

Il direttore finanziario del gruppo petrolifero, Alberto Chiarini , ha assicurato invece che “entro la fine della prossima settimana Saipem estinguerà tutto il debito nei confronti di Eni”, che ammonta a 6,1 miliardi, grazie ai proventi dell’aumento di capitale appena chiuso e ai prestiti bancari da 3,2 miliardi.

Quanto alle prospettive di business, secondo Cao nel settore E&C (ingegneria e costruzioni) ci sono opportunità per potenziali commesse per oltre 38 miliardi di euro. L’ad ha anche sottolineato come il 74% dei ricavi 2016 sia già garantito dai contratti in portafoglio.

“Non ci aspettiamo cambiamenti nella guidance 2016”, ha concluso Cao, precisando tuttavia che se la situazione sul mercato del greggio non migliorerà “ci potrebbero essere difficoltà nell’aggiudicarsi nuovi contratti, cosa che si potrebbe riflettere dal 2017 in poi”.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: EniSaipem