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Risparmio energetico, i trucchi di chi “bara” sulla contabilizzazione del calore

Pixabay

L’italica tendenza ad eludere l’osservanza delle leggi è ben nota e spesso si esercita con strepitosa creatività. L’elusione delle norme è sempre riprovevole. Ma, quando la “creatività” lascia il posto ad una ben più prosaica falsità, siamo in presenza di fenomeni veramente indecenti. E’ quello che sta succedendo a proposito delle norme sul risparmio energetico legato alla contabilizzazione individuale del calore

Il decreto legislativo 102/2014, modificato da D.Lgs 1414/2016, prevede (art.9 comma 5,lettere b,c) l ’obbligo per chi possiede un appartamento in condominio di installare dei sotto-contatori. Ma questo non è sempre possibile per motivi tecnici e allora le norme obbligano ad installare sui singoli radiatori sia i ripartitori di calore che le valvole termostatiche. Le sanzioni per chi non osserva queste norme sono elevate: da 500 a 2500 euro e tocca alle regioni controllare e multare.

La legge prevede, però, che in alcuni casi scatti l’esenzione: bisogna dimostrare che l’installazione di sotto-contatori o di ripartitori e termovalvole è inefficiente in termini di costi o sproporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali.

Per dimostrare tutto queste serve una relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato. Naturalmente alcuni tecnici solleticano la tendenza di alcuni condòmini che non vorrebbero spendere nulla per la contabilizzazione rassicurandoli sulla facilità di dimostrare che l’intervento non è giustificato.

Vengono messi in circolazione modelli di queste relazioni, alcuni affidabili, altri discutibili altri palesemente fantasiosi, superficiali e con dati talora falsi.

Secondo quel che si legge in una di queste relazioni, il proprietario di un appartamento con 5 radiatori dovrebbe spendere 1500 euro per ripartitori e valvole a fronte di un risparmio energetico annuale talmente basso che occorrerebbero ben 41 anni per avere il ritorno sull’investimento.

Qualche altro studio tecnico ha pubblicato su un sito una mappa dell’Italia da cui risulta che nella quasi totalità del nostro paese non esiste convenienza economica per la contabilizzazione

Ci sono, inoltre, relazioni “tecniche” preconfezionate su un argomento molto allettante: invece di spendere 1500 euro ad appartamento per rispettare la legge, ogni proprietario spende 150 euro e la relazione tecnica dimostrerà che la deroga è possibile.

Di fronte a questa giungla di superficialità e falsità sarebbe auspicabile un intervento dell’autorità di regolazione ARERA che fissasse ,come ha già fatto per i servizi, alcuni prezzi di riferimento per i prodotti che servono alla contabilizzazione.

Vediamo alcuni prezzi realistici e no fantasiosi.

Per l‘installazione del pacchetto ripartitore/valvola termostatica il costo reale è di € 80. A questi si possono aggiungere, per stare larghi altri 20 euro per i costi accessori (pompa elettronica, minimo di progetto, ecc.)

Insomma, ogni utente spende circa € 100 per radiatore. Quindi in un appartamento con 5 radiatori il costo massimo è 500/600 euro non 1500.

Il ciclo di vita per sottosistemi di regolazione (UNI EN 15459) è di 20 anni. Quindi il costo approssimativo è di € 5/anno per radiatore. Anche se si spendono circa € 4/anno per la sostituzione del ripartitore dopo 10 anni e altri € 4 per le letture e conteggi annuali il costo complessivo è pari a circa € 13/anno per ripartitore/radiatore. Insomma, basta risparmiare 13 euro all’anno per radiatore perché la contabilizzazione individuale si dimostri vantaggiosa!

In molti Paesi Europei la contabilizzazione esiste da anni e vengono realizzati studi su larga scala per misurare la percentuale del risparmio dovuto alla contabilizzazione individuale. Questo risparmio è stimato intorno al 20% così come risulta anche da una ricerca condotta da Eurac in collaborazione con l’Associazione nazionale per la contabilizzazione del calore e dell’acqua –ANCCA- che rappresenta Ista, Oilcontrol, Techem e Zenner: queste aziende con oltre 10.000 dipendenti, gestiscono la contabilizzazione di una parte significativa degli appartamenti contabilizzati in Europa, con circa 110 milioni di apparecchiature lette ogni anno.

FIRSTonline
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