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REPowerEU, Commissione Europea: pronto terzo invito per progetti di innovazione energetica. Disponibili 3 miliardi

FIRSTonline

Il piano REPowerEU accelera il cammino verso le fonti rinnovabili. In particolare la Commissione europea vuole affrancarsi dalle importazioni di petrolio e gas dalla Russia. Al di là dei distinguo di questo o quel Paese sui rapporti con Mosca, è stato emanato il terzo invito a presentare progetti di innovazione energetica. A disposizione ci sono 3 miliardi di euro dei Fondi comunitari per l’innovazione. I progetti devono riguardare la decarbonizzazione in generale, l’utilizzo dell’idrogeno, le nuove tecnologie da applicare alle fonti pulite.

La Commissione ha deciso di destinare a questi progetti le risorse in più arrivate dalle aste sullo scambio delle emissioni ETS EU (Emissions Trading SystemEU ETS) per la riduzione della CO2. Le domande vanno presentate sul portale “Funding and Tenders” dell’UE che contiene anche molte indicazioni operative per i finanziamenti. L’invito resterà aperto fino al 16 marzo 2023. L’esito della valutazione dei singoli progetti, tuttavia, non arriverà prima del secondo semestre del 2023. Ma entro fine 2023 dovrebbero essere erogati i fondi. Si tratta, comunque, di un buon passo avanti del REPowerEU che interessa molti settori produttivi, alla fine di un anno complicato per le forniture e gli squilibri del mercato dell’energia.

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REpowerEu: l’Europa ha bisogno di progetti per la decarbonizzazione

Ma cosa possono proporre in concreto i governi? Progetti generali sulla decarbonizzazione, per i quali ci sono 1 miliardo di euro, su energie rinnovabili, industrie ad alta intensità energetica, stoccaggi o cattura del carbonio. In questo segmento rientrano anche i progetti per autotrazione ,trasporto marittimo e aereo. Altro segmento del REPwoerEU con un altro miliardo disponibile è quello dell’elettrificazione innovativa nell’industria o con uso di idrogeno rinnovabile per sostituire i vecchi combustibili. 700 milioni di euro, sono destinati alla fabbricazione di tecnologie pulite, ossia a componenti e macchinari speciali, elettrolizzatori per l’idrogeno, celle a combustibile, pompe di calore. Più in generale e come previsto dalla piattaforma europea sull’energia una parte dei fondi del REpower vanno anche alla ricerca. In questo invito ci sono 300 milioni di euro per studi pilota di medie dimensioni, originali, che puntino all’abbassamento della quota di fonti fossili in tutti i settori ammissibili del Fondo. In sostanza si valuteranno studi da sviluppare nei processi produttivi delle aziende, sperimentazioni in campo, prima di essere messi sul mercato. Una forma di garanzia che la Commissione si è riservata prima che quegli studi diventino progetti e macchine vendibili.

Le risorse economiche sono sempre da finalizzare

Gli esperti che l’anno prossimo esamineranno le proposte avranno attenzione anche per i costi. E’ vero che la dotazione è aumentata ma le risorse sono sempre da finalizzare per far crescere la sostenibilità dell’Europa. E’ stato il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, a spingere per l’aumento del budget del Piano : La Commissione presenterà proposte per aumentare la potenza di fuoco del maxi-piano energetico REPowerEU e per rivedere le regole di bilancio dell’Ue in modo da garantire che i bilanci nazionali sostengano meglio questi investimenti”, ha detto la settimana scorsa. Infine, un atto di fiducia verso quei progetti di buona qualità ma che non saranno ritenuti finanziabili nel 2023. I proponenti potranno sottoporli alla Banca europea per gli investimenti che li considererà per l’accesso a forme di finanziamento diretto.

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Categories: Economia e Imprese