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Relazione Ivass 2024: premi in crescita, nuove tutele e vigilanza rafforzata. Signorini: “Sistema solido ma esposto a rischi globali”

Imagoeconomica

Premi assicurativi in espansione, solidità patrimoniale rafforzata e nuove forme di tutela per i consumatori: la Relazione annuale dell’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), presentata oggi dal presidente Luigi Federico Signorini, traccia un quadro del mercato assicurativo italiano che coniuga segnali di ripresa a sfide sempre più complesse. Se il settore appare più solido rispetto agli anni precedenti, le incognite non mancano. Le tensioni geopolitiche, i cambiamenti climatici, l’evoluzione normativa europea e il risiko bancario rappresentano fattori di pressione che richiedono una vigilanza costante e una visione strategica di lungo termine

Al 31 dicembre 2024, il mercato assicurativo italiano contava 89 imprese autorizzate all’esercizio dell’attività assicurativa e riassicurativa sotto la vigilanza dell’Ivass. Di queste, 85 hanno sede legale in Italia e 4 in Paesi extra See. A queste si aggiungono 987 imprese See abilitate ad operare in Italia, di cui 92 con rappresentanze e ben 895 in libera prestazione di servizi.

Raccolta premi: traina il ramo vita

Nel 2024, i premi raccolti hanno raggiunto 151,4 miliardi di euro, pari al 6,9% del PIL, in crescita rispetto al 6,1% del 2023. A trainare il settore è stato soprattutto il ramo vita, che con 110,5 miliardi di euro (+21,2%) rappresenta il 73% della raccolta totale. Le polizze rivalutabili costituiscono il 65,2% del totale, le unit-linked il 28,5% (+59% annuo). Il ramo danni si attesta a 40,9 miliardi (+7,5%), ma l’Italia resta indietro rispetto ai principali Paesi Ocse, con una penetrazione dell’1,9% del PIL contro una media superiore al 5%.

Redditività e solidità patrimoniale

Il risultato d’esercizio aggregato è stato di 10,5 miliardi di euro (+32%), con 6 miliardi provenienti dal comparto vita e 4,5 miliardi da quello danni. La patrimonializzazione del sistema si conferma solida, con fondi propri pari a 2,6 volte i requisiti minimi richiesti e un solvency ratio medio del 259,4%, superiore alla media europea. Gli investimenti complessivi superano i 1.000 miliardi di euro, con una graduale diversificazione: calano i titoli di Stato italiani, crescono governativi esteri, azioni e fondi comuni.

RC Auto: prezzi in crescita, trasparenza ancora da migliorare

Il premio medio RC Auto per le autovetture si è attestato a 419 euro (+7,2%), mentre per motocicli e ciclomotori ha raggiunto i 289 euro (+8,5%). Il sistema di risarcimento diretto CARD ha gestito l’80% dei sinistri, con un costo medio per sinistro di circa 5.000 euro. Le scatole nere risultano installate sul 17,8% dei veicoli assicurati, contribuendo a una gestione più efficiente del rischio.

Persistono, invece, criticità sulla trasparenza dei prezzi: il portale pubblico Preventivass ha elaborato quasi 80 milioni di preventivi, ma spesso i prezzi esposti risultano superiori a quelli effettivamente applicati sul mercato, anche a causa dell’esclusione delle garanzie accessorie più diffuse. Uno strumento quindi che andrà migliorato per renderlo di maggiore accesso ai consumatori.

Vigilanza rafforzata e risposta alle crisi

L’attività di vigilanza Ivass è stata intensa: il 69% delle imprese è stato classificato a rischio basso o medio-basso, il 31% a rischio medio-alto e nessuna ad alto rischio. Due casi hanno segnato l’anno: l’amministrazione straordinaria di ARA e il salvataggio di Eurovita, conclusosi con la redistribuzione delle polizze a cinque compagnie attraverso Cronos Vita. “Gli assicurati sono stati pienamente tutelati, senza riflessi negativi sulle compagnie interessate o sul mercato”, ha dichiarato Signorini. Il Fondo di garanzia vita è in fase di attivazione.

Arriva l’Arbitro Assicurativo

Sul fronte normativo, si segnala l’istituzione dell’Arbitro Assicurativo, operativo entro l’autunno 2025, che offrirà una risoluzione extragiudiziale delle controversie tra compagnie e assicurati. “Esso ha la potenzialità di accrescere la fiducia della clientela, ridurre i costi legali, giovare al buon funzionamento del mercato”, ha dichiarato Signorini. Le sue decisioni, pur prive di forza vincolante, potranno orientare la giurisprudenza, come accade per l’Arbitro Bancario Finanziario.

Più attenzione alle coperture contro le catastrofi naturali

Grande attenzione anche alle nuove coperture contro i disastri naturali. La Relazione di quest’anno segna l’avvio di una nuova infrastruttura pubblico-privata per le coperture contro le calamità naturali, in linea con la legge varata lo scorso anno. “Salutiamo con favore la definizione di un quadro legislativo che si ispira a questi principi”, ha affermato Signorini, sottolineando la necessità di garantire sostenibilità tecnica e operatività efficiente. Le compagnie dovranno adeguarsi a prassi rigorose e Ivass vigilerà sulla corretta applicazione della normativa.

Signorini: “Il sistema ha mostrato robustezza e capacità di reagire”

Nel suo intervento, il Presidente dell’Ivass Luigi Federico Signorini ha delineato un quadro prudente ma fiducioso: “Finora il sistema assicurativo italiano ha mostrato nel suo insieme robustezza e capacità di reagire. Lasciate alle spalle le sfide degli anni scorsi, la fotografia del mercato alla fine del 2024 restituisce un’immagine positiva. Il conto economico è migliorato, il patrimonio si è confermato solido. Il settore cresce: a livello aggregato, l’incidenza dei premi sul PIL è aumentata dal 6,1 al 6,9 per cento.”

Signorini ha tuttavia richiamato l’attenzione sui rischi futuri, a partire dall’instabilità geopolitica, climatica e finanziaria: “La valutazione delle prospettive economiche e finanziarie e dei relativi rischi non può prescindere dal difficile, imprevedibile contesto internazionale. Le tensioni globali non si attenuano; i rischi strategici non si allentano; alcune tradizionali certezze sul funzionamento del sistema monetario internazionale sono poste in dubbio.”

Risiko bancario, Signorini: “Seguiamo con attenzione gli sviluppi”

Un passaggio rilevante del discorso di Signorini ha riguardato le operazioni di concentrazione in atto nel settore finanziario, il risiko bancario in atto e ai suoi effetti sull’assicurazione: “Il sistema italiano delle istituzioni finanziarie è in movimento. Le operazioni di concentrazione proposte negli ultimi mesi, sebbene vedano come protagoniste in primo luogo le banche, avranno, se realizzate, significativi effetti anche sul sistema assicurativo: direttamente sugli assetti partecipativi di gruppi e compagnie, indirettamente sulla loro governance e sul loro stesso modello di attività.”

E ancora: “Non è nostro compito indicare un modello di aggregazione preferito né interferire con le decisioni delle imprese, bensì verificare l’esistenza dei necessari presupposti prudenziali per le aggregazioni proposte. Il giudizio su ciascuna offerta spetta alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti.”

Una rotta prudente in acque incerte

Nel concludere, il presidente ha lanciato un monito alle compagnie: “Ci attendiamo una conduzione prudente e lungimirante, che valorizzi, accanto alla forza patrimoniale, l’attenta gestione del rischio: condizione essenziale per poter continuare a navigare con successo in acque che potrebbero non essere in futuro meno tempestose di quelle percorse negli ultimi tempi”.

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