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Recovery Fund premia banche, Btp ed euro: su oro e argento

FIRSTonline

Avanza l’euro, che risale a 1,1543 sul dollaro, ai massimi da gennaio 2019 sotto la spinta dell’accordo raggiunto nel Consiglio Europeo, interpretato dai mercati come una prova di compattezza politica che va anche oltre le cifre del Recovery Fund. A trarne beneficio per ora sono soprattutto le banche e i titoli pubblici di Italia e Spagna. Accelera l’oro, ancora una volta su aspettative di nuovi colossali stimoli monetari in arrivo negli Usa, di nuovo a corto di cash in attesa della ripresa: 1.856 dollari l’oncia, +0,8%, ai massimi da nove anni. Si muove anche l’argento, salito ieri del 7%, su prezzi che non si vedevano da sette anni.

IL CONTAGIO ORA SPAVENTA ANCHE TRUMP

L’andamento delle quotazioni aiuta a sostenere l’umore dei mercati, ottimisti ma prudenti anche per il warning della Casa Bianca: “Prima di andare meglio –ha detto Trump – le cose peggioreranno”. Nell’area di New York un’agenzia governativa stima che quasi il 7% delle persone abbia preso in qualche forma il Covid-19 nel periodo marzo-aprile, circa 12 volte di più di quello che indicavano i precedenti rapporti sanitari. Le novità non spaventano i mercati, anzi, li esaltano, perché rendono più probabile l’arrivo di altre misure di sostegno, sia da parte della Federal Reserve sia da parte del governo.

FRENA TOKYO, SU I FUTURES USA

Contrastati i mercati asiatici. Rallenta il Nikkei di Tokyo (-0,4%), frenato da stime negative sull’andamento dell’attività manifatturiera a luglio. Hang Seng di Hong Kong sulla parità, nonostante l’allarme sull’espansione dei contagi. Kospi di Seul +0,1%. Il ribasso più ampio è quello dell’S&P ASX200 di Sidney (-1%): ieri i nuovi infetti in Australia hanno toccato una nuova cifra record, con 484 positivi nello stato di Vittoria, quello che genera un quarto del Pil del paese.

Le Borse della Cina seguono una rotta opposta e salgono: Shanghai Composite +1,4%.

I future di Wall Street hanno girato nel corso della notte e ora anticipano un avvio di seduta in rialzo. L’attesa di nuovi stimoli ha ridato ossigeno ai titoli ciclici: DowJones +0,6%, S&p 500 +0,17%. In frenata il Nasdaq (-0,81%).

RIPARTE COCA COLA (+2,3%) DOPO I MESI NERI

In evidenza Coca Cola (+2,3%), che ha rivisto al rialzo le previsioni sui consumi dopo aver accusato nel secondo trimestre la peggior performance degli ultimi 25 anni. A pesare sul calo delle vendite, scese del 28% in un anno, la chiusura di bar e ristoranti in tutto il mondo.

Frena Tesla (-4,5%) dopo un report di JP Morgan che esclude nuovi rialzi nell’immediato.

Il petrolio Brent è in calo dello 0,5%, a 44 dollari il barile, dai massimi di periodo toccati ieri.

PIAZZA AFFARI AI MASSIMI DA MARZO

Piazza Affari ha assaporato la scalata ai 21 mila punti prima di ingranare la retromarcia. Ma, sull’onda dello storico accordo sul Recovery Fund, il segno più domina in tutti i mercati dell’area euro, vicini ai massimi da inizio marzo, dopo che i leader Ue hanno raggiunto un accordo sullo storico pacchetto di stimolo economico per gli stati membri colpiti dall’impatto della pandemia di coronavirus. L’euro dollaro guadagna lo 0,3%, a 1,149, sui massimi degli ultimi 4 mesi.

GUALTIERI: A OTOBRE IL PIANO ITALIANO

Milano archivia la seduta con un rialzo dello 0,49%, a quota 20.732 punti. Per il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, l’Italia presenterà a Bruxelles “già a ottobre” il suo piano di rilancio nazionale e sarà possibile anticipare quest’anno il 10% delle risorse disponibili a regime.

Francoforte guida le danze con un rialzo dello 0,92%. Bayer avanza dell’1,7% dopo che una corte d’appello in California ha ridotto del 74% l’ammontare dovuto per danni in un caso legale sull’erbicida Roundup, potenzialmente cancerogeno.

UBS LIMITA I DANNI, PARIGI BRINDA CON IL COINTREAU

Più prudenti Madrid (+0,23%) e Parigi (+0,22%), dove brilla Remy Cointreau (+2,16%). A Zurigo il colosso bancario Ubs contiene invece le perdite, registrando profitti netti in calo dell’11% rispetto a un anno fa. Fanalino di coda fuori dall’Eurozona Londra (+0,11%).

IL TASSO SUI BTP SCENDE FINO A 1,05%

L’accordo Ue sul Recovery Plan ha innescato gli acquisti di Btp sul mercato secondario, spingendo i rendimenti sulla carta periferica a nuovi minimi. Alla fine di una giornata comunque decisamente positiva, il Btp decennale, dopo aver toccato con 1,05% il nuovo minimo da inizio marzo, ha ritracciato riportando il rendimento in area 1,10.

La forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 154 punti, da 152 in avvio e rispetto ai 159 del finale di seduta del giorno precedente. 

OGGI ALL’ASTA IL 30 ANNI TEDESCO

Appuntamento oggi sul primario in Germania, con l’asta da 1,5 miliardi di euro di Bund a 30 anni, e in Portogallo, dove saranno offerti 1-1,25 miliardi complessivi in due titoli.

Si è ridimensionata nel corso della seduta la febbre per il settore bancario. Ma i due Big Intesa Sanpaolo (+1,64%) e Unicredit (+1,43%) restano in cima all’interesse, assieme a Bper (+3,46%). Il cda di Ubi (+0,19%) si è limitato a prendere atto dell’adeguamento dell’offerta della Banca guidata da Carlo Messina. Il board preferisce attendere la pubblicazione del supplemento al prospetto informativo, a seguito della quale si riunirà di nuovo per esprimersi al riguardo.

A MILANO SGOMMA PIRELLI, TONFO DI LEONARDO

Tra gli industriali, spicca Pirelli (+3,74%), miglior blue chip davanti a Tenaris (+2,5%). Più deboli Cnh Industrial (+0,22%) e Fca (+0,23%); Leonardo ha perso terreno chiudendo a -2,29%. Buzzi -1,54%, Diasorin -1,44%.

IL TAR DEL LAZIO PUNISCE TIM, ATLANTIA CONFERMA MION

Tim -2,7%. Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento con cui a marzo l’Antitrust ha inflitto alla società una multa di 116 milioni di euro per ostacolo alla concorrenza nel mercato della banda ultralarga. È quanto emerge da un documento visionato da Reuters.

Enel +0,3%. Il Consiglio di Stato ha rinviato alla Corte di Giustizia Ue la decisione sulle contestazioni mosse dall’Antitrust italiana sulla condotta dell’utility nei mercati di vendita di energia elettrica in cui offre il servizio a maggior tutela e sull’eventuale abuso di posizione dominante.

Atlantia -0,2%. L’assemblea di Edizione Srl, cui fa capo il 30% del gruppo, ha confermato Gianni Mion alla presidenza e individuerà a breve un amministratore delegato che avrà tra gli altri “il compito di ridefinire e attuare le linee strategiche del gruppo”.

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