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Prosieben licenzia oltre 400 lavoratori in attesa del via libera all’Opa di Mfe

Imagoeconomica

Tempo di tagli in casa Prosieben. Il colosso tedesco dei media ha annunciato il licenziamento di 430 dipendenti a tempo pieno, all’interno di un piano di ristrutturazione che, secondo l’azienda, sarà gestito in modo “socialmente responsabile” grazie a un programma di esuberi volontari concordato con i sindacati.

Il gruppo, su cui Mfe-Mediaset – già primo azionista con una quota del 30,9% – ha lanciato un’Opa al minimo di legge (5,74 euro per azione), ha comunicato che l’operazione sarà contabilizzata nel secondo trimestre del 2025 come accantonamento straordinario. In totale, verranno messi da parte oltre 50 milioni di euro, ma secondo la società non ci sarà alcun impatto sui margini, con l’effetto limitato a “un addebito una tantum sull’utile netto e sul flusso di cassa”.

Prosieben ristruttura, Mfe in assemblea straordinaria

La mossa, ampiamente anticipata dal mercato visti i risultati altalenanti del gruppo negli ultimi anni, si inserisce in un processo più ampio. Prosieben punta infatti a snellire la struttura interna, semplificare i processi e aumentare l’efficienza dei costi, in una fase cruciale della sua trasformazione digitale. L’obiettivo dichiarato: diventare più agile e competitiva.

A Francoforte, il titolo Prosieben gira in negativo: cede lo 0,32% a 6,14 euro per azione, ma sopra il prezzo offerto da Mfe-Mediaset.

Intanto, occhi puntati su MediaForEurope della famiglia Berlusconi, che nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 maggio, riunisce un’assemblea straordinaria. All’ordine del giorno: l’autorizzazione al Cda per l’emissione di nuove azioni ordinarie A e la possibilità di limitare o escludere il diritto di opzione legato all’operazione su Prosieben.

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