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Prezzi Rc Auto: la classifica Ivass Regione per Regione

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In Italia, nel quarto trimestre del 2020, il prezzo medio dell’assicurazione Rc auto era di 379 euro: quasi 25 euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-6,1%). I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino statistico dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), che ne dà notizia anche nella sua newsletter mensile.

Attenzione però a non ingannarsi: anche se i premi scendono da anni in tutta Italia, i valori medi nascondono al proprio interno differenze molto significative fra le varie zone del Paese. Di seguito, la classifica delle Regioni in base ai prezzi medi dell’assicurazione Rc auto registrati dall’Ivass fra ottobre e dicembre dell’anno scorso:

  • Campania: 496,3 euro
  • Toscana: 432,1 euro
  • Lazio: 410,3 euro
  • Liguria: 398,5 euro
  • Emilia Romagna: 386,6 euro
  • Marche: 384,6 euro
  • Puglia: 382,9 euro
  • Calabria: 380,1 euro
  • Umbria: 363,2 euro
  • Sicilia: 359,9 euro
  • Veneto: 357,5 euro
  • Piemonte: 352,2 euro
  • Lombardia: 349,0 euro
  • Abruzzo: 346,5 euro
  • Sardegna: 343,2 euro
  • Trentino-Alto Adige: 327,5 euro
  • Basilicata: 305,5 euro
  • Molise: 304,4 euro
  • Friuli Venezia Giulia: 302,4 euro
  • Valle d’Aosta: 292,3 euro

Dalla graduatoria non emerge una contrapposizione fra Nord e Sud, ma l’oscillazione è comunque ampia: la differenza di prezzo fra la Regione più cara (la Campania) e quella più a buon mercato (la Valle d’Aosta) è di 204 euro.

L’Ivass spiega però che “il differenziale di premio imponibile (al netto delle imposte) tra Napoli e Aosta continua a contrarsi ed è pari a 212 euro, in riduzione del 6,2% su base annua e del 37,6% rispetto al quarto trimestre del 2014”.

Non solo. Le province dove i prezzi Rc auto scendono al ritmo più sostenuto sono tutte nel Centro-Sud:

  • Crotone: -9,2%, a 432 euro
  • Catanzaro: -8,4%, a 369,1 euro
  • Latina: -8,1%, a 435,9 euro
  • Reggio di Calabria: -8%, a 432,9 euro
  • Roma: -7,8%, a 421,7 euro

Contribuiscono a questa dinamica anche gli sconti legati alla scatola nera, che è diffusa in modo eterogeneo fra le province, passando dal 67,4% di Caserta al 4,6% di Bolzano.

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